Delitto di Gorgo, l’ora della verità per Stafa

GORGO AL MONTICANO. C’è grande attesa per il pronunciamento di domani della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato dalla difesa di Naim Stafa. Stafa è una delle belve di Gorgo, è accusato di essere l’ideatore della rapina in cui vennero barbaramente uccisi i coniugi Lucia Comin e Guido Pelliciardi il 21 agosto 2007. A distanza di quasi sette anni il processo non è ancora definitivamente concluso: Stafa è stato condannato per tre volte all’ergastolo in Appello, ma la sentenza è stata annullata già due volte dalla Cassazione. L’ultimo ricorso pende ancora in Cassazione. Nel frattempo, l’avvocato della difesa, Sabrina Dei Rossi, ha contestato l’illegittimità della custodia cautelare per scadenza dei termini: il 29 novembre, mediante incidente di esecuzione proposto dalla difesa, la Corte ha stabilito l’illegittimità dell’ordine di carcerazione per Stafa, ripristinando la custodia cautelare. La difesa ha quindi presentato come logica conseguenza ricorso contro l’ordinanza al tribunale del Riesame nella parte in cui fissa i termini della misura cautelare. Secondo la difesa infatti, come già affermato nel luglio scorso, i termini della custodia cautelare per Stafa sarebbero ampiamente scaduti. Il Riesame a gennaio ha invece deciso che sia la Cassazione a giudicare sull’incidente di esecuzione e la sentenza è attesa per la fine di giugno. Tutti gli occhi sono puntati alla Cassazione e alla decisione che prenderà. In queste ore sono molti i messaggi di solidarietà che stanno giungendo anche via Facebook al figlio delle vittime, Daniele, chiamato a sopportare questo ennesimo ostacolo alla ricerca di giustizia e pace in memoria dei suoi genitori. (c.st.)
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