Degrado a Porta Altinia e cavalcavia chiuso: «Servono soldi e accordi»

L’assessore Zampese: «Nessuno dei cantieri contestati è di nostra competenza»

Andrea Passerini
Le transenne a Porta Altinia a Treviso
Le transenne a Porta Altinia a Treviso

«Nessuno dei cantieri al centro degli articoli della Tribuna è di nostra competenza, a cominciare da quello sulla chiocciola di via Zermanese sopra la tangenziale. Laddove abbiamo potuto abbiamo sollecitato, per altri situazioni ci rendiamo disponibili, ma allo stato non ci sono i soldi e gli accordi necessari».

Sandro Zampese, assessore ai Lavori pubblici, vuole puntualizzare responsabilità e competenze dei cantieri in ritardo, o fermi, denunciati dalle inchieste della Tribuna. E spiegare quale sia il ruolo di Ca’ Sugana nei diversi casi, da via Zermanese alla fossa capitale di porta Altinia con relativa passerella chiusa da mesi. Senza negare i problemi, i ritardi, i nodi da sciogliere.

Via Zermanese

Il cantiere è dell’Anas, cui compete il tratto della tangenziale. «Non abbiamo potuto nemmeno scegliere il periodo, l’iter è del tutto fuori dalle nostre competenze e prerogative», precisa l’assessore leghista, «avevamo sollecitato la prosecuzione dei lavori durante le festività per accelerare i tempi, l’Anas ci ha risposto che non era possibile, ma ci ha al contempo assicurato che i lavori termineranno entro fine gennaio». A conferma del pressing di Ca’ Sugana sull’Anas trapela che era stata valutata l’ipotesi di riaprire almeno una corsia a senso unico alternato, ma i disagi non sarebbero stati né cancellati né alleviati.

«Stiamo sempre monitorando la situazione, contiamo che si torni alla normalità entro un mese, a meno di imprevisti dell’ultima ora», aggiunge Zampese, «Piuttosto, devo fare mea culpa pubblicamente rispetto al panettiere Serafin, che peraltro conosco. Mi sono già scusato con lui e ci siamo chiariti. Mi confronto sempre con i cittadini penalizzati dai cantieri, nel suo caso non penavo che avesse una clientele così rilevante da Dosson, credevo erroneamente che i lavori non avrebbero interferito così con la sua attività. E mi scuso ancora per non avergli parlato prima dei lavori».

Via Zermanese
Via Zermanese

La fossa di Porta Altinia

Zampese, anche in questo caso, fa una premessa: «La fossa capitale di Porta Altinia e le sue sponde sono demaniali, e di conseguenza interventi e manutenzione spettano al Genio Civile, organismo della Regione Veneto. E noi con il Genio siamo sempre pronti a collaborare, ultimo caso i lavori in corso sui passeggi per rinforzare le sponde del fossato che corre lungo viale Vittorio Veneto».

Il cantiere, fuori Porta San Tomaso è stato affidato all’impresa Biasuzzi, che sta risalendo il fossato in direzione Nord: «Appena ultimiamo gli appalti previsti dal bando in essere, fra cui quelli dei Passeggi, provvederemo a reperire risorse per ulteriori interventi sulle sponde, e potremo dunque intervenire sul fossato di Porta Altinia».

Degrado nel vicino giardino pubblico
Degrado nel vicino giardino pubblico

La passerella Altinia

All’interno della zona di Porta Altinia il discorso della passerella chiusa da almeno sei mesi diventa un capitolo a sé stante. E Zampese, senza tanti giri di parole, spiega: «Non si parli di quattro assi di legno sostituibili, lì il manufatto va rifatto ex novo e in toto», dichiara, «e anzi, avrebbe già dovuto essere completato perché rientrava in un’opera di compensazione a carico dell’hotel Carlton nel quadro della convezione per il piano di recupero di riqualificazione del complesso alberghiero. Ma poi, alla fine, i proprietari dell’hotel hanno scelto un intervento più diretto, la convezione è caduta».

E adesso a che punto siamo? «Vanno trovate le risorse, perché i primi fondi disponibili devono andare all’opera pubblica prioritaria in questo momento: il rifacimento del parapetto della passerella sul Botteniga in Strada Ovest, a pochi metri dall’incrocio di viale Luzzatti, dov’è avvenuto un incidente mortale». Ma ci sono rischi anche per la circolazione stradale, su un’arteria così strategica? «No, ma il parapetto divelto era agganciato alle travature sottostanti, stiamo attendendo di risolvere il nodo della perizia per intervenire con 300 mila euro. Poi, e dico che speriamo ragionevolmente di arrivarci entro l’estate, toccherà anche alla passerella di Porta Altinia».

 

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