De Caro e Tiemme in vetrina alla Settimana della moda

Porteranno una collezione speciale con capi realizzati da materiali made in Italy «Qualità e prodotti personalizzati le armi per contrastare la crisi del settore»
www.martinabarbon.com
www.martinabarbon.com

treviso. Una vetrina per le imprese tessili venete e trevigiane alla Settimana della moda di Milano: domani in via Turati, nello spazio Kartell della città meneghina, nove marchi storici esporranno una collezione speciale, concepita da Tiziano Guardini, per mostrare al mondo il valore dell’artigianato tessile veneto, fiaccato da anni di crisi ma (ancora) capace di esprimere lavorazioni di altissima qualità. Due le trevigiane presenti: Maison De Caro di Casier, con Davide Bolis, e Tiemme di Badoere, con Giuliano Secco. Accanto a loro Sinergy Fashion Group di Stefania Botton (Grantorto, Padova),Pony confezioni di Riccardo Antonio Barbato (Noventa Vicentina), Ladystile in collaborazione con Sartoria Paola Tognetti (Schio, Vicenza), Gifa Ricamificio di Gianluca Fascina (Salzano, Venezia), Maglificio Miles (Vicenza), e infine due sartorie, Gabriella Marin e Atelier 23 di Fosca Parisi e Luna Pesce.

maison de caro

Una grande vetrina, quindi, per le nicchie artigianali trevigiane, che possono recitare un ruolo da protagoniste alla Settimana della moda milanese accanto ai grandi marchi come Benetton o Stefanel. «Si tratta di un progetto pilota che nasce dalla disponibilità di Tiziano Guardini, assieme alla Tessitura Bevilacqua di Venezia» racconta Davide Bolis di Maison De Caro, «abbiamo creato una piccola collezione di capi unici, con etichetta di Guardini, cui ciascuna azienda partecipa con le sue competenze artigianali. Una small collection di capi numerati realizzata con prodotti made in Italy». De Caro fornirà la camiceria, attività che l’ha resa nota fin dalla fondazione, vent’anni fa: capi su misura realizzati coinvolgendo il cliente in ogni fase della preparazione, dalla visita della sede alla consegna del prodotto. «Crediamo che l’unico modo possibile di affrontare la crisi del comparto sia puntare su qualità e sostenibilità del prodotto» sottolinea Bolis, «ci mettiamo al servizio del cliente con un’assoluta personalizzazione dei capi. Abbiamo voluto riunire in un unico luogo la produzione e la vendita del prodotto, come accadeva un tempo, permettendo così ai nostri clienti di entrare nel nostro mondo, assaporandone le sfumature e le emozioni, seguendo il processo produttivo dall’inizio alla fine. Siamo arrivati a poter offrire 50 mila varianti sul prodotto camiceria».

tiemme

Le imprese che hanno aderito al progetto sono socie di Confartigianato, Cna e Confindustria regionali. Giuliano Secco, presidente Confartigianato Veneto abbigliamento e titolare della Tiemme di Morgano, ribadisce che «il progetto con cui andiamo a Milano vuole mostrare al mondo che anche in Veneto c’è produzione di capi d’abbigliamento di alta qualità. Per quanto ci riguarda, produciamo conto terzi confezioni e rifiniture, applichiamo gli accessori, non facciamo taglio e progetto ma tutte le rifiniture a mano che poi si vedono sui capi delle grandi firme. Per questo evento abbiamo preparato delle giacche da donna. Mostriamo ciò che siamo capaci di fare: non solo quantità ma anche produzioni di grandissima qualità». —

Andrea De Polo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso