«Danno erariale a Cittadella», Orso ripaga

Più di un milione di euro: 1.059.667, 27 per la precisione. Questo il danno erariale causato alle casse del Comune di Cittadella e calcolato dalla Procura regionale della Corte dei Conti. Una voragine causata “dagli indebiti aumenti retributivi di posizione e di risultato” assegnati ai dirigenti e ai segretari comunali che si sono succeduti all’ombra della Torre di Malta nel periodo compreso dal 2003 al 2013, gli anni d’oro del celodurismo padano di lotta e di governo del sindaco-deputato, ora capogruppo dei senatori leghisti, Massimo Bitonci.
Il ricalcolo del danno erariale nasce dalla seconda relazione dello 007 del ministero delle Finanze inviato, lo scorso ottobre, a scartabellare tra delibere e documenti del comune di Cittadella. Perciò il vice procuratore della Corte dei Conti, Alberto Mingarelli, dopo la messa in mora dello scorso gennaio, ha provveduto ad un’ulteriore messa in mora, questa volta allegando le tabelle che quantificano il danno erariale in un milione e 60 mila euro.
La procura contabile, con la nota del 7 novembre scorso, chiede alla segretaria comunale di Cittadella, Nadia Andreatta, di «procedere nei confronti dei beneficiari, dei componenti presenti alle due sedute di giunta comunale (delibere 330/2003 e 483/2006 relative ai contratti dei dirigenti ed entrambe presiedute dall’allora sindaco Bitonci), del segretario comunale verbalizzante, del funzionario responsabile della ragioneria, dei componenti del Collegio dei revisori, dei dirigenti che hanno sottoscritto le determine e del funzionario di ragioneria che le ha vistate»: ventuno persone in tutto. Solo uno di questi ha, in qualche modo, restitutito l’indebito. Si tratta di Paolo Orso, segretario comunale a Cittadella tra il 2009 e il 2012 e attualmente segretario della Provincia di Treviso. Aveva lasciato il suo ruolo a Cittadella nel dicembre 2012 per “gravi motivi di salute” come si legge nella nota di dimissioni. Secondo i calcoli della procura contabile avrebbe dovuto rendere alle casse del comune padovano 82 mila euro indebitamente percepiti. «D’accordo con il vice procuratore della Corte dei Conti Alberto Mingarelli e avvalendomi di una sentenza del Tar e successivo Consiglio di Stato del 2012», spiega Orso, «con alcuni bonifici bancari ho restituito al comune di Cittadella 40 mila euro, si tratta della quota netta che avevo percepito: ho fatto la cosa giusta senza polemica con gli altri dirigenti: nessuna dietrologia in relazione a questa mia scelta».
I rumors che provengono da Cittadella, invece, dicono che dietro alla volontà di restituire quanto indebitamente percepito, ci siano anche le pressioni del presidente Leonardo Muraro che, abbandonato il verbo di Flavio Tosi, si starebbe ricollocando sulle posizioni del senatore Bitonci in vista delle primarie e del congresso della Lega. (g.d)
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