Crespano e Paderno, addio Da mezzanotte sono cancellati
Pieve del grappa. È Paola De Palma, viceprefetto dal 2014, il nuovo sindaco pro tempore che da oggi guiderà il Comune di Pieve del Grappa. Dallo scoccare della mezzanotte, a partire proprio dalla giornata di oggi, Crespano e Paderno formalmente non esistono più, perché sono diventati un tutt’uno. La fusione, avallata dal referendum consultivo, è ora pienamente operativa. Ma cosa succederà in concreto? Il primo effetto, che si è verificato da poche ore, è che i sindaci, Annalisa Rampin di Crespano e Giovanni Bertoni di Paderno, sono decaduti dal mandato. «Ma continueremo a restare a disposizione, anche domani (oggi per chi legge ndr) per il passaggio delle consegne», assicurano entrambi.
Il commissario che ha il compito di traghettare Pieve del Grappa alle elezioni amministrative di maggio arriverà oggi per insediarsi nel municipio di Crespano, dov’è stata individuata, in via provvisoria, la sede principale del nuovo Comune. Già commissario a Borso del Grappa, De Palma incontrerà gli ormai ex sindaci che le presenteranno tutti i dipendenti comunali, guidandola in un tour negli uffici. Per questa fase iniziale, l’altro cambiamento più evidente è che per ogni adempimento, a partire dal rilascio della carta d’identità, la carta intestata riporterà Pieve del Grappa. «Il logo per lo stemma e il gonfalone è in fase di studio – anticipa Bertoni da Paderno – ma come linee guida l’idea è di rappresentare insieme i simboli dei due territori, San Marco, con il leone, e le due rose sovrapposte di Paderno che indicano le due comunità (Paderno e Fietta)». Il simbolo che sarà elaborato dovrà essere approvato dall’Istituto araldico. Per ora dal punto di vista del personale e della collocazione degli uffici, tutto resterà com’è, con l’eccezione che gli uffici anagrafe, elettorale e la segreteria lavoreranno in sinergia, pur da postazioni diverse. Le altre funzioni erano infatti tutte già state associate, ancor prima della fusione. Tra le altre novità, a partire dal 2019 nel territorio arriveranno i primi fondi regionali e, spalmati nell’arco di 10 anni, un totale di circa 9 milioni di euro, soprattutto da Roma. «Abbiamo già indicato le priorità d’intervento nei bilanci previsionali approvati nei giorni scorsi», spiega Bertoni. Per esempio, per Paderno sono stati stanziati 260 mila euro acquisire l’area ex Pivato e creare un parco pubblico. L’attività del commissario si limiterà all’ordinaria amministrazione, rispettando le indicazioni ad oggi espresse dai cittadini.
Intanto mancano ormai quattro mesi alle elezioni, e dopo la corsa per il passaggio del testimone al commissario, partirà a breve un’altra corsa: quella elettorale. «Ci stiamo preparando – anticipa Beroni – l’idea è di costruire una lista che rappresenti tra le due amministrazioni uscenti, stiamo pensando come». —
Maria Chiara Pellizzari
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