In piazza Borsa a Treviso la creperie con i mini pancake di Zerina

Il valzer dei negozi in centro. La giovane bosniaca propone i poffertjes olandesi con la ricetta della bisnonna. Ha aperto nella piccola bottega un tempo succursale di Goppion

Andrea Passerini
Zerina e il marito Fabio al bancone della bottega di piazza Borsa
Zerina e il marito Fabio al bancone della bottega di piazza Borsa

I mini pancake sono l’ultima specialità che si affaccia in piazza Borsa, e che arricchisce l’offerta dei locali in centro storico.

Li preparano le mani giovani ma esperte, di Zerina, ragazza bosniaca che vive a Villorba, la cui bisnonna olandese ha affidato la sua specialissima ricetta.

La bottega è molto piccola ma altrettanto curata: è quella adiacente al caffè Goppion, un tempo sua succursale, poi più recentemente vetrina di prodotti trevigiani della galassia facente capo alla notissima dynasty De Checchi .

Ha aperto i battenti, come casa della Crepe, lo scorso 1 agosto, attirando molti curiosi.

«Credo di aver aperto il primo punto vendita in Italia di questo tipo e con questi prodotti particolari» spiega Zerina, inconfondibile nel suo look rosato ed immersa in un arredamento stile confetto, «il primo impatto è stato molto positivo è venuto a trovarmi anche il sindaco Conte, che ringrazio. E vedo molta curiosità da parte dei i trevigiani. Se va bene, non escludo di aprirne altri».

Non inganni il nome della creperie, anche se l’impasto dei mini pancake non è molto dissimile. Senonché i piccoli dolci olandesi sono più spessi, perché lievitati.

Il menu allinea 14 tipi diversi di poffertjes (come sono chiamati i mini pancake nei Paesi Bassi), ai gusti di frutta fresca o cocco, Bounty e Mars, pistacchio ed altri ingredienti.

«Ce n’è per tutti i gusti», continua Zerina, che al suo fianco ha il marito Fabio, che lei chiama «il mio supporto».E continua: «Sono convinta della bontà dei mini pancake, e voglio proporli i trevigiani, in questa città si vive bene».

La giovane pasticcera ha riacceso una delle vetrina chiuse del centro storico, fenomeno accentuatosi negli ultimi anni anche nelle zone del centro ritenute fino a poco tempo fa immuni.

E invece, dal Calmaggiore al corso del Popolo, lo stesso asse registra luci abbassate e negozi svuotati, in attesa di nuove sfide imprenditoriali. Con qualche riapertura.

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