Crac della ditta NT trasporti Inflitti 3 anni per bancarotta

Il pubblico ministero Francesca Torri aveva chiesto nei suoi confronti la derubricazione del reato in sola bancarotta semplice chiedendo una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione. Istanza non accolta dal collegio dei giudici del tribunale che ha stabilito per lui la condanna a tre anni. «Ricorreremo in appello», commenta l’avvocato Paolo Nieri, «anche se la sentenza inflitta dalla corte rappresenta la condanna minima per questo tipo di reato». Il fallimento dell’azienda di trasporti di San Fior venne dichiarato in seguito all’istanza presentata da Equitalia. Fino al 2008 tutto era filato liscio, poi iniziarono i ritardi nei pagamenti complice anche la crisi. Si stima un buco di circa un milione di euro di competenze fiscali non pagate. In base alle accuse degli inquirenti, nella «sua qualità di amministratore di fatto avrebbe sottratto i libri contabili previsti per legge non facendo rinvenire niente al curatore e denunciando lo smarrimento degli stessi». Inoltre con azioni fraudolente avrebbe «cercato di ritardare il fallimento attraverso il doppio trasferimento della sede legale e la fittizia intestazione della ditta a un cittadino romeno. Astenendosi dal chiedere il fallimento quando la situazione era oramai irrimediabilmente compromessa». Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe stato di fatto la “testa di legno dell’organizzazione”. Fatto che non l’ha salvato dalla condanna ma gli atti sono stati rimandati al pm per valutare le posizioni di altri due soggetti: l’imprenditore effettivo della società all’epoca e l’ultimo amministratore prima del crac. (s.g.)