Controllo dopo la rapina Assolto un africano
casier
Era il 27 dicembre del 2017 quando l’ufficio postale di Frescada di Preganziol fu rapinato da due malviventi di colore che, armati di pistola e coltello, davanti ai presenti atterriti, portarono via poco meno di tremila euro. Dieci minuti dopo quella rapina, alle 8.40, a circa un chilometro e mezzo dall’ufficio postale, due giovani di colore, che vivevano nella caserma Serena e si stavano spostando in bicicletta verso il loro luogo di lavoro, furono intercettati da una pattuglia dei vigili di Casier, che, evidentemente, attraverso i contatti radio con le altre forze dell’ordine, erano stati allertati del colpo messa a segno da due rapinatori di colore.
Il controllo dei vigili instillò timore in uno dei due giovani immigrati, Conta Dembo, 25 anni del Gambia (difeso dall’avvocato Giuseppe Pio Romano), che non gradì il controllo dei vigili, probabilmente, secondo il suo difensore, temendo un controllo che lo avrebbe messo nei guai sia pur da innocente, e si allontanò, commettendo, secondo i vigili urbani di Casier, il reato di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni delle proprie generalità.
I rapinatori furono poi scovati e arrestati dai carabinieri. Ma quella fuga inattesa del giovane gambiano, durante il normale controllo dei vigili, lo mise nei guai. Il suo legale, l’avvocato Giuseppe Pio Romano l’ha fatto assolvere sostenendo che il giovane africano si fosse spaventato dalla divisa dei vigili, per i suoi trascorsi come esule in Libia dove non fu certo trattato con i guanti di velluto dalle forze dell’ordine del paese nordafricano. Ieri il giudice Alberto Fraccalvieri l’ha assolto. —
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