Confartigianato, valzer di poltrone

Grandi manovre in Confartigianato. E torna a battere un colpo il cosiddetto «cartello di San Polo», uno dei più importanti sodalizi attivi nel mondo della Confartigianato trevigiana e veneta. Con il 31 dicembre ha terminato il suo incarico alla segreteria della Confartigianato della Marca trevigiana Francesco Giacomin, classe 1951, uno dei più importanti dirigenti che l’associazione abbia espresso su scala nazionale. Ex consigliere di amministrazione di Unicredit, presidente della Fondazione Fornace dell’Innovazione, docente all’Università di Roma Tre, in passato anche segretario nazionale dell’associazione di categoria, Giacomin è pronto a salire alla segreteria regionale di Confartigianato.
Al posto di un altro trevigiano: Patrizio Morettin, classe 1955, dato da tempo in uscita perché troppo legato all’ex presidente regionale Giuseppe Sbalchiero, oggi seduto nel consiglio di amministrazione di Veneto Banca. Giacomin e Morettin sono cresciuti e risiedono entrambi a San Polo di Piave, un’enclave che sembra aver coltivato fior di dirigenti sindacali della Confartigianato. Di San Polo è anche Vendemiano Sartor, classe 1952, ex assessore regionale ed ex presidente regionale della federazione della Confartigianato. Un intreccio, quello dei sanpolesi, destinato ad incrociarsi anche questa volta nel nuovo scenario regionale della associazione che riunisce oltre 60 mila artigiani veneti (solo nel Trevigiano sono oltre tredicimila).
L’incarico di Morettin, che già altre volte era sembrato volgere al termine, sembra a questo punto arrivato a conclusione. In questi giorni dovrebbe sciogliere la riserva, ma pare che abbia negoziato una buonauscita soddisfacente. Si completerebbe così il patto tra le associazioni provinciali di Treviso, Vicenza, Belluno e Padova che l’anno scorso aveva portato al ribaltone della presidenza Sbalchiero, sul cui scranno è salito il bellunese Luigi Curto, presidente della Camera di commercio. L’accordo prevedeva la presidenza a Curto e la direzione al trevigiano Giacomin. Ma il contratto di Morettin era blindato e ci è voluto più di un anno per sciogliere il nodo.
Giochi fatti, dunque, per Giacomin? Pare di sì, anche se non mancano i maldipancia: da un lato dei vicentini, dall’altro soprattutto dentro alla struttura trevigiana. Dove Giacomin avrebbe indicato nel suo erede il responsabile delle relazioni sindacati Stefano Garibbo, non gradito a tutti. Il presidente provinciale Renzo Sartori sta sondando tutti i presidenti e i direttori dei mandamenti per trovare un’intesa sul suo nome, ma la situazione si sbloccherà solo dopo le dimissioni di Morettin. A giocare un ruolo non secondario, ora, c’è un altro trevigiano di peso: quel Renato Mason da Castelfranco, tornato da pochi mesi alla segreteria della importante Cgia di Mestre. Il suo peso e la sua conoscenza del sistema confartigianale sono destinati ad essere più ascoltati di quanto sembrasse in un primo tempo.
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