Conegliano come Montebelluna: maranza impennano in bicicletta tra i pedoni
L’ex presidente del consiglio comunale Bernardelli: «Erano in tre, sui 15 anni. Comportamento inaccettabile»

Ragazzi che sfrecciano sui marciapiedi con la ruota alta e facendo slalom tra chi passeggia in pieno centro a Conegliano. L’ex presidente del consiglio comunale la scorsa settimana ha avuto un faccia a faccia con un gruppo di maranza, che stava rischiando di travolgere alcune persone in viale Carducci.
«Ero a fare l’aperitivo con mia figlia», racconta Giovanni Bernardelli «quando è arrivato questo gruppo di tre ragazzi, avranno avuto 15, 16 anni. In impennata sul marciapiedi stavano andando addosso a degli anziani, gli ho urlato e hanno così smesso di fare gli stupidi». Il terzetto, passato a tutta davanti l’osteria “Ai bocia” nel pieno centro cittadino, si è poi dileguato, con qualche insulto.
«Mia figlia mi ha detto di stare zitto, temendo che potessero aggredirmi» spiega l’ex presidente del consiglio. «Ma di fronte a certe situazioni non si può fare a finta di niente, come fanno molti. Non possiamo abituarti a certi atteggiamenti, alzare la voce è bastato perché abbassassero le bicicletta».
In passato Bernardelli aveva già avuto a che fare con una gruppo di teppisti. In Corte delle Rose era stato accerchiato, quando aveva cercato di bloccare il baby ladro che aveva rubato un cellulare a una commerciante. In quel caso erano intervenuta la polizia locale e la situazione si era risolta. Nei giorni scorsi non è stato necessario allertare le forze dell’ordine.
Ma la problematica dei maranza anche a Conegliano rimane. «In centro a Conegliano, come in tante altre città, questi purtroppo fanno quello che vogliono, perché da minorenni si sentono impuniti e pensano di non rischiare nulla», afferma Bernardelli. «Io non ho alcuna autorità per intervenire, sono un cittadino qualsiasi. Ma mi dà fastidio che la città sia in mano a questi soggetti. Serve senso civico e chi di dovere deve prevenire queste situazioni».
Piccoli atti da di bulletti, che poi rischiano di trasformarsi in baby gang. E una dinamica che ricorda il caso di Montebelluna, che da mesi vede gruppi di biker imperversare sulle strade, ostacolando passanti e automobilisti.
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