Conegliano, l’ex convento di San Francesco non sarà più sede universitaria
Il Comune conferma la partnership di Fondazione Cassamarca e pensa a nuove destinazioni: centro culturale, sale museali, eventi teatrali e biblioteca. Manca però un progetto complessivo

CONEGLIANO. L'ex convento di San Francesco tornerà a essere gestito dal Comune di Conegliano, che ne è già proprietario. Fondazione Cassamarca però rimarrà un partner rilevante nella gestione della struttura. Il futuro dello storico immobile però è tutto da scrivere: l'obiettivo è realizzare un centro culturale. Esclusa al momento la soluzione del polo universitario. Ancora dunque non c'è un progetto definito.

«La Fondazione ci sarà e rimane sempre più convinta che questo ex convento diventerà un centro per la cultura, musica, il teatro, i libri, una realtà da mettere a disposizione del territorio», ha spiegato il presidente della Fondazione, Luigi Garofalo. Si tratterebbe, intanto, di travasare spazi ed eventi trevigiani. «Come la presentazione della “Collana di firmamenti di cultura europea”, che porteremo al salone del libro di Torino. Abbiamo anche spettacoli teatrali che a fine giugno andranno a inaugurare la nuova stagione dell'Eden - ha detto Garofalo rivolgendosi al sindaco Chies - considerateli già nella vostra disponibilità. Oppure la struttura potrebbe ospitare un ramo della libreria di Casa dei Carraresi, l'avevamo già pensato. A Ca' Zenobio stiamo allestendo una galleria dello storia dello sport, possiamo pensare un allestimento anche qui», queste alcune proposte arrivate ieri dal presidente.
Si conclude dunque la storia “universitaria” dell’ex convento. A fine anni '90 il Comune di Conegliano aveva dato l’ex convento in comodato a Fondazione Cassamarca, per trent'anni. In origine San Francesco doveva diventare un grande centro di formazione con master postuniversitari, fortemente voluti da Dino De Poli, e così è stato per alcuni anni. Erano state realizzate cinque aule, oltre a varie sale studio e riunioni, 45 camere, una sala mensa e altri spazi. Successivamente, fino a qualche tempo fa, la struttura ha ospitato le aule d’esame di una nota università telematica. Ma le esigenze sono cambiate.
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