Conegliano e Vittorio l’ospedale è unico

«Le schede rafforzano il ruolo dell’ospedale unico, distribuito sui due presidi di Conegliano e Vittorio Veneto, con équipe che lavoreranno in un’ottica di integrazione, in modo da garantire ai cittadini servizi di ottimo livello su tutto il territorio». Lo sostiene il direttore generale dell’Usl 7, Gianantonio Dei Tos. «Di fatto, l’ospedale di Vittorio Veneto non correrà più il rischio di essere chiuso, come temevano alcuni, perché un doppione di quello di Conegliano».
I tagli per “acuti”. I posti letto per acuti da tagliare nell’Usl non sono più 68, ma 42, in quello che è l’unico ospedale di Conegliano e Vittorio Veneto; più 15 all’istituto “La Nostra Famiglia”.
I posti “di comunità”. 137, invece, sono i posti nuovi da attivare (entro il 2015), di cui 46 sono già operativi, più i 10 all’hospice di Vittorio Veneto. Dove saranno dislocati non è stato ancora deciso, ma probabilmente saranno distribuiti tra l’ex clinica De Gironcoli di Conegliano (che verrà presto svuotata dei reparti di Medicina e Lungodegenza, trasferiti al civile, con investimenti di 2 milioni di euro), il Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, a Soligo presso il Bon Bozzola, in una struttura nuova nella bassa Coneglianese. Si tratta di posti per malati non gravi, che potranno contare su un’assistenza puntuale ma non specialistica; per capire la differenza, basti dire che questi posti costano ciascuno 150 euro al giorno, gli altri dai 500 in su.
I reparti. Vittorio Veneto perde definitivamente il primariato di ortopedia, ma guadagna due posti di terapia sub intensiva e l’area dell’emergenza si avvarrà di un primario anche a Vittorio Veneto (”a presto il concorso”), come a Conegliano. C’era chi sollecitava un vero e proprio servizio di terapia intensiva, ma per 50 pazienti l’anno, che possono essere trasferiti a Conegliano per le cure del caso, un investimento da un milione e mezzo, come ha chiosato Dei Tos, sarebbe stato eccessivo; un vero e proprio spreco. L’ospedale di Costa, peraltro, disporrà dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, che diventa Centro di eccellenza regionale per il tumore alla laringe; 39 i posti assegnati.
La Cardiologia di Conegliano passerà da 25 a 20 posti letto, quindi ne perderà 5, ma manterrà i 10 dell’Unità di terapia intensiva. E’ dunque confermato il Centro Hub h24 dell’Unità Operativa. «Si tratta», ha commenta Dei Tos, «di un percorso che auspichiamo venga ulteriormente sviluppato, considerata le elevate qualità professionali della nostra azienda».
Nasce Gastroenterologia. Ma ecco una creatura nuova di zecca: la Gastroenterologia, con 6 posti letto. La Geriatria scende da 43 a 40 posti letto, la medicina generale ne perde 11, tra Conegliano (che avrà 50 posti) e Vittorio Veneto 70. Via un posto da Nefrologia, mentre la Neurologia salirà da 2 a 14 – siamo sempre a Conegliano – perché vi opererà l’unità sull’ictus di I livello e quella per l’infarto al cervello (2° livello a Treviso). L’Oncologia di Vittorio Veneto crescerà da 2 a 8 posti letto, mentre la Pneumologia (ancora a Vittorio) scenderà da 21 a 15. La Psichiatria manterrà i 16 posti di oggi. ‘area chirurgica vedrà attivi a Conegliano 40 posti 27 a Vittorio Veneto, dove però si implementerà il Day Sergery con 10 posti.
Sprofonda Oculistica. Povera Oculistica: da 16 posti sprofonderà a 4. Sacrifici considerevoli anche per l’Ortopedia. A Conegliano sarà di 35 posti contro 41, a Vittorio di 20 contro 31. Giuseppe Sabbadin, coordinatore del reparto vittoriese, che sperava nel primariato, sembra si sia rassegnato; l’attività, peraltro, premia Conegliano. I punti nascita restano 20 a Vittorio, il doppio a Conegliano (totale meno 4). Per quanto l’area riabilitativa, 60 posti (meno 5), a Vittorio.
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