Concorso di presidi: a Treviso in pochi passano la prova scritta

È stato pubblicato il 27 marzo sul sito del Miur il decreto con l’elenco degli ammessi alla prova orale del concorso nazionale per dirigenti scolastici 
01/09/2016 Gent. Primo giorno del nuovo anno scolastico alla scuola superiore Nieuwen Bosch
01/09/2016 Gent. Primo giorno del nuovo anno scolastico alla scuola superiore Nieuwen Bosch

TREVISO. Concorso presidi, in 250 dei 1.361 candidati aspiranti dirigenti scolastici che hanno partecipato in Veneto alla prima fase del concorso superano la prova scritta e si preparano ora ad affrontare gli orali entro fine maggio. È stato pubblicato il 27 marzo sul sito del Miur il decreto con l’elenco degli ammessi alla prova orale del concorso nazionale per dirigenti scolastici che ha aperto le danze in tutta Italia lo scorso 26 luglio con la prova di preselezione.

A livello nazionale la prova scritta è stata superata ad oggi da 3.795 candidati. E sono 2.900 i posti a disposizione. Intanto i 104 istituti scolastici della Marca, di cui un terzo abbondante, ben 37 scuole, hanno a capo un preside reggente - vale a dire “a scavalco” e da dividere tra due diverse scuole - tirano le somme alla luce degli ultimi risultati del concorso. Che pur con la “chiamata alle armi” dei nuovi dirigenti vincitori non riuscirà ad assicurare a settembre un preside “in esclusiva” a ciascuna scuola. Tanto che in Veneto il numero delle reggenze anno dopo anno lievita: nell’anno scolastico 2018/19 in corso ben 300 dei 602 istituti scolastici della regione, dunque la metà, sono retti da un preside “supplente”.

Ritornando alla Marca, appena un anno fa, nell’anno scolastico 2017/18 di reggenze se ne contavano 34. Se quest’ano sono salite a 37 il prossimo anno la lista è destinata ad allungarsi con altri sette nuovi pensionamenti. E il rimedio della “toppa” delle reggenze in mancanza di candidati ad oggi da reclutare sembra destinato a restare: «Anche se tutti i 250 docenti aspiranti dirigenti scolastici in Veneto riuscissero a superare l’orale del concorso non avremo comunque la copertura per tutte le reggenze – spiega Marco Moretti di Cgil scuola, Treviso – Essendo il concorso su base nazionale e non regionale è matematico che i vincitori non andranno a coprire tutti i posti che servono a una singola regione, ma verranno ripartiti tra tutte. La coperta dunque resta ancora troppo corta». 

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