Con l’export fatturato su di 8,6 milioni

MONASTIER. A dispetto della crisi che morde il settore del legno arredo l’azienda Arper spa di Monastier, specializzata nella realizzazione e distribuzione di tavoli e sedie di design, nel 2012 ha registrato un aumento di fatturato del 20% superando abbondantemente il tetto dei 50 milioni di euro. Risultati raggiunti puntando all’export che rappresenta oggi il 94% del fatturato, una strategia portata avanti fin dalla nascita dell’azienda che oggi, in un momento in cui si registra una sostanziale immobilità del mercato interno, si è dimostrata vincente.
«Abbiamo puntato ai mercati di tutto il mondo, ancor prima che al mercato italiano, già allora saturo di brand storici. Una politica volta all’internazionalizzazione che intendiamo ulteriormente sviluppare: per il 2013 abbiamo a calendario altre aperture di showroom a Chicago, Oslo, Amsterdam, Dubai e Copenhagen, città strategiche per Arper», ha dichiarato l’amministratore delegato di Arper, Claudio Feltrin. Numeri in crescita, malgrado la crisi che morde ovunque e che sta falcidiando il settore del mobile. E poi riconoscimenti d’eccellenza, collaborazioni con designer di grido noti in tutto il mondo. Questo è Arper, azienda di Monastier presente sul mercato dai primissimi anni ’90, che fin dai primi passi non ha mai conosciuto momenti di crisi.
I numeri lo confermano: l’azienda ha chiuso il 2012 con 51,6 milioni di euro di fatturato contro i 43 del 2011 e i 33 del 2010. L’export in crescita costante rappresenta quasi la totalità del fatturato; i paesi che hanno registrato tassi di crescita maggiori sono stati quest’anno l’Olanda (+59%), Norvegia (+38%) e Svizzera (+29%), ma il mercato di Arper si spinge in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’ Estremo Oriente.
«La costante crescita dell’azienda in termini di fatturato ha comportato un conseguente ampliamento del management e del personale dipendente. Molte assunzioni sono state indirizzate a giovani tra i 20 e i 35 anni, attingendo numerose risorse dal mondo universitario con specifica formazione in campo ingegneristico, di design e di marketing e comunicazione. L’età media dei lavoratori in Arper è comunque giovane, 36 anni», continua Feltrin.
Fondata da Luigi Feltrin, attuale presidente, oggi affiancato dai figli Mauro e Claudio (quest’ultimo ad). Alla fine degli anni ’90, Arper avvia un progetto industriale rivolto principalmente al design, con l’impiego di materiali e tecnologie nuove. Contemporaneamente, l’incontro con lo studio Lievore Altherr Molina segna una tappa significativa per Arper: nasce una collaborazione che si esprimerà attraverso una sequenza di nuovi prodotti, diventati “long seller”: tra questi, la collezione di sedute Catifa, declinata in 5 diverse versioni e, dal 2001, venduta in oltre un milione di pezzi. Altri designer internazionali hanno firmato nel tempo sedie, tavoli, divani, sgabelli e poltroncine. Jean-Marie Massaud, Simon Pengelly, Ichiro Iwasaki, James Irvine e Rodolfo Dordoni per citarne alcuni. L’attività di Arper è rivolta principalmente al completamento di grandi spazi pubblici, alla grande distribuzione: nel 2012 l’azienda ha lavorato moltissimo con le università del mondo (+32%) e l’arredamento di uffici (+10%), quest’ultimi rappresentano però la grossa fetta di mercato aziendale.
Nel 2011 Arper si è aggiudicata uno dei più ambiti riconoscimenti nel campo del design, “Il Compasso d’oro”, relativamente al tavolo “Nuur”. Nel 2005 Arper ha creato un team di lavoro dedicato all’ambiente, il cui impegno principale è il controllo e la gestione dell’impatto ambientale, dalla progettazione allo smaltimento di fine vita. Le collezioni Arper sono distribuite attraverso una rete commerciale internazionale e presentate all’interno di showroom monomarca, collocati in città strategiche: Milano, Colonia, New York, Stoccolma e, prossimamente, tra il 2013 e il 2014 Londra, Chicago ,Dubai , Amsterdam , Oslo, Copenhagen, Monastier.
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