Compra un tablet sul web con la carta dell’amica

Nei guai il ventenne che aveva acquistato su Internet il computer da 700 euro dopo aver carpito il numero di codice della card alla montebellunese

MONTEBELLUNA. Aveva carpito i codici della carta di credito all'amica montebellunese e se ne era servito per comprarsi un tablet Samsung del valore di 699 euro, fornendo ovviamente false generalità.

Ma T.N., 20enne di Quinzano D'Oglio in provincia di Brescia, non l'ha fatta franca e, in seguito alle indagini dei carabinieri di Crocetta, è stato denunciato all'autorità giudiziaria. La ragazza quando ha visto quell'addebito che non era suo si è rivolta ai carabinieri che hanno scoperto la truffa online e sono risaliti al giovane bresciano.

Conseguente la denuncia alla Procura di Brescia del 20enne per sostituzione di persona e intercettazione illecita di comunicazioni telematiche. I due si conoscevano, anzi erano amici. E grazie a questa conoscenza T.N. era riuscito a carpire i codici di identificazione e autentificazione della carta di credito della ragazza. Presentata la denuncia, il comando di via Sansovino ha incaricato i carabinieri della stazione di Crocetta del Montello di svolgere le indagini. Ieri le hanno concluse con la denuncia del ventenne. Quando la ragazza si era vista addebitata nell'estratto conto quella spesa, non certo piccola, era caduta dalle nuvole, aveva capito che qualcuno aveva usato i suoi codici per acquistare un tablet ma non immaginava certo che fosse l'amico bresciano.

Sono stati i carabinieri a risalire la trafila dell'ordine e ad arrivare a T.N. e a scoprire che, oltre a utilizzare i codici della carta di credito dell'amica, aveva anche fornito delle false generalità per poter comprarsi il tablet da 699 euro.

Alla fine, al di là della sgradita sorpresa di vedersi ingannata da colui che credeva un amico, alla ragazza è andata bene: è infatti stata risarcita dall'istituto di credito che le aveva rilasciato la carta, della somma che era stata versata per pagare il tablet, che è stato sottoposto a sequestro.

Enzo Favero

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