Commercio a Treviso, è fumata grigia. Conte: «Solo un tavolo tecnico»
Vettoretti presente all’incontro: le richieste delle associazioni saranno discusse il 3 luglio. L’incontro con i rappresentanti dei negozianti per definire il progetto luminarie e la mostra di Goldin

Il tavolo del commercio che si è tenuto lunedì pomeriggio a Palazzo Rinaldi si è attenuto ai due punti dell’ordine del giorno: le luminarie del periodo natalizio e i preparativi per il ritorno di Marco Goldin in città.
Le richieste avanzate dai negozianti per mitigare gli effetti della crisi del commercio non sono state minimamente oggetto di discussione. L’incontro è stato rapido, venti minuti al massimo, e a guidarlo l’assessora al commercio Rosanna Vettoretti.
Assente il sindaco Mario Conte: «Quello era un tavolo tecnico, abbiamo in programma per il 3 luglio un tavolo in cui verranno discusse le proposte, ma quello di lunedì non era il contesto giusto. Non mancavo solo io, ma anche Federico Capraro di Ascom. Sto dialogando con diverse realtà che stanno avanzando delle proposte, senza vena polemica, in questo modo possiamo portare dei cambiamenti», ha spiegato il sindaco.
Le richieste
L’incontro si è chiuso comunque con la comunicazione che i commercianti della città saranno presto contattati dall’amministrazione. Alcuni di loro confidavano di ottenere dei riscontri sulle richieste avanzate recentemente. Lunedì scorso 140 gestori di attività commerciali a Treviso, hanno sottoscritto un documento riportante richieste di azioni pratiche e tempestive per rimettere in moto il comparto che lavora, ma con grande difficoltà. Un documento protocollato e indirizzato a tutti gli assessori della giunta.
«Abbiamo chiesto soluzioni mirate come i parcheggi gratuiti in alcun pomeriggi della settimana e che vengano creati nuovi stalli. Servono risposte pratiche, perché la situazione è seria e a fine anno, purtroppo, chiuderanno altre attività. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi. Sono richieste semplici e basiche che abbiamo esternato molte volte a chi di competenza ma che non sempre hanno trovato il tramite adatto per essere risolte», aveva chiesto in rappresentanza di tutti, Nicoletta Piovesan, presidente dell’associazione Veneto Imprese Unite.
Le aspettative
«Speravamo di avere qualche esito positivo sulle richieste fatte. Le associazioni sono compatte sulle richieste protocollate, nei prossimi giorni continueremo a raccogliere le firme dei negozianti», ha commentato a caldo Piovesan, una volta ultimato l’incontro in Comune. «La riunione è durata poco, sapevamo che non sarebbe stata affrontata la questione della petizione», ha aggiunto Luigi Dall’Antonia, presidente dell’associazione Porta Altinia, «Noi negozianti ci dobbiamo occupare del commercio e delle soluzioni per farlo andare bene, non di politica. Ieri questo messaggio è stato chiaro, visto che non si è parlato di nulla se non delle luminarie e della mostra di Goldin».
Proprio Dall’Antonia nei giorni scorsi aveva smentito le voci della volontà dei commercianti di far cadere l’assessora Vettoretti: «Io sono dalla parte di chi vuole andare avanti. La questione è stata politicizzata», aveva commentato Dall’Antonia, «bisogna stringere e chiedere anche di più oltre a quello fatto, ma mi sono dissociato come associazione dalla questione politica». Intanto, lunedì sembra essere tornata la pace tra le associazioni e ristabilite le priorità: il commercio deve rifiorire, sono necessarie risposte. Non rimane che attendere il 3 luglio.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso