Collalto porte aperte «Centrale di metano a massima sicurezza»

SUSEGANA. Vi sono sistemi anche doppi di sicurezza, automatizzati e manuali, e in questi anni non è stata rilevata sismicità indotta dallo stoccaggio del gas. I vertici di Edison Stoccaggio vogliono rassicurare la popolazione e fare chiarezza sull'impianto di Collalto. Anche in relazione al recente parere dato dal commissario europeo all'ambiente, in seguito a un'interrogazione presentata dall'europarlamentare Andrea Zanoni.
Ieri il direttore generale della società, Gabriele Lucchesi, e il responsabile operation di Edison Stoccaggio, Gaetano Annunziata, hanno effettuato un sopralluogo nella centrale. La volontà è di aprire le porte dell'impianto allo stesso europarlamentare, ma anche alle scolaresche, poiché «non vi è nulla da nascondere e nessun pericolo». «Il campo di stoccaggio è dotato di sistemi computerizzati di gestione e di telecontrollo», fa sapere l'azienda, «in caso di anomalie è prevista una procedura di blocco impianto di emergenza automatico».
Zanoni aveva chiesto di fermare un progetto, che però già da due anni è attivo. Lo stoccaggio del gas a Collalto ha preso avvio nel 1994 e nel 2011 è stata raddoppiata la capacità di immagazzinamento nel sottosuolo di Susegana. L'ingegner Annunziata in particolare ha voluto sottolineare come vi siano tutte le autorizzazioni dagli enti preposti e i sistemi di sicurezza nella centrale. «Non c'è mai stata un'emergenza», assicura. Tra le obiezioni dei comitati di cittadini, tra cui il Comitato imprenditori Piave 2000, vi è invece la mancanza di una valutazione d'impatto ambientale. «È stato effettuato uno screening ambientale e la verifica di assoggettabilità alla valutazione d'impatto ambientale», precisa il responsabile operation di Edison Stoccaggio.
L'impianto di Collalto ha raggiunto una capacità di stoccaggio di 600 milioni di metri cubi di gas, su una superficie di 89 chilometri quadrati, in 17 pozzi che hanno una profondità media di 1.500 metri. È al 90% del suo potenziale, calcolato in base alle pressioni del giacimento naturale. Altro aspetto riguarda la sismicità indotta. Per questo dal 2012 è attivo un sistema di monitoraggio, richiesto dal Comune di Susegana, e predisposto dall'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste.
«Dai dati di quasi due anni di monitoraggio», relazionano dall'Ogs, «non emerge alcuna connessione tra le attività di stoccaggio del gas presso la Concessione di Collalto e la sismicità rilevata». Un mese fa l'istituto ha emesso il secondo rapporto del 2013 sulla sismicità del territorio. Ma anche se arrivasse un terremoto di magnitudo elevata - Susegana è classificata in zona sismica 2 - la società di stoccaggio del gas non vuole siano creati allarmismi. «Precedentemente alla conversione a stoccaggio, il gas è rimasto “stoccato” nel giacimento per intere ere geologiche», spiega il management di Edison Stoccaggio, «Si deduce che il giacimento è stato in grado di resistere già ad almeno cinquemila terremoti di grande intensità».
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