Codognè, il municipio diventa set
Si gira un «horror», la scena è una rapina in posta

Il municipio di Codognè diventa un set cinematografico
CODOGNE'.
E' al giro di boa il lavoro del regista Matteo Corazza, impegnato nelle riprese del lungometraggio «Lost in devil's country» che da mesi si gira a cavallo delle province di Pordenone e di Treviso, ideali per animare le scene horror ambientate negli anni '80. Dopo Pordenone, Prata, Pasiano, San Quirino, Brugnera, San Vito, Ponte di Piave, San Fior e Mansuè la macchina da presa s'insinua nuovamente nella vicina Codognè, che già ospitò la troupe per le riprese di un flashback invernale anni'60 all'esterno del cinema paesano. Si cercano, in tutta la provincia di Pordenone, nuove comparse. Nei giorni scorsi le prime riprese. «Abbiamo deciso di tornarci - racconta Corazza - dopo aver visto casualmente il piano superiore del municipio, che si presta perfettamente ad allestire un ufficio postale oggetto di una rapina. Per la disponibilità del luogo ringraziamo nuovamente il sindaco Roberto Bet e l'assessore alla cultura Lisa Tomasella, entusiasti del progetto». La scena è complessa: opereranno 3 telecamere digitali in altissima definizione per immortalare da più prospettive contemporanee la concitata azione di tre rapinatori che tengono in scacco i clienti allo sportello e a prendere in momentaneo ostaggio una sventurata cassiera e il direttore. «Nello spirito di questo lavoro indipendente - continua il regista - ci piacerebbe coinvolgere, come è stato in altre località, anche comparse del luogo. Avremmo bisogno di 6-7 persone di una certa età, la rapina avviene in un giorno di pagamento delle pensioni. In fil allo sportello anche adulti, poi un'impiegata di mezza età, un giovane addetto al casellario postale e un portalettere di 40 anni. Set dalle 9 del mattino, al municipio.
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