Cocaina ai vip, Cadamuro si difende: "Non conosco chi mi accusa"

Simone Cadamuro, 41 anni, arrestato dalla polizia: secondo gli investigatori riforniva di droga la “Treviso Bene”

TREVISO. “Non sono un pusher”. Simone Cadamuro, ex calciatore e agente pubblicitario arrestato con l'accusa di spaccio di cocaina, ha risposto così alle domande del giudice Silvio Maras. Assistito dall'avvocato Pretty Gorza, il 41enne ha affermato di aver ceduto cocaina a due delle sei persone che lo accusano. Delle altre 4 persone, Cadamuro ha affermato di non aver mai conosciuto due di loro, e le altre due di aver loro offerto di acquistare droga ma di aver ricevuto una risposta negativa. Il gip si è riservato la decisione in attesa del parere del pm Massimo De Bortoli, titolare della indagini.

Bar, discoteche e locali della “Treviso Bene”. Erano questi gli ambienti preferiti di Simone Cadamuro, 41enne agente pubblicitario, arrestato dalla polizia per essere lo spacciatore dei vip.

Secondo quanto riscontrato dagli investigatori, Cadamuro riforniva di cocaina clienti ricchi, imprenditori e professionisti. Ora è in carcere, a Santa Bona, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Per la squadra mobile della questura, che ha messo a segno l’operazione, c’erano almeno una quindicini di clienti del pusher finiti sotto la lente d’ingrandimento negli ultimi due anni.

Controllata dalla polizia la sua casa e un esercizio pubblico all’esterno del centro storico in cui Cadamuro incontrava i suoi clienti, con la complicità del proprietario, anche lui segnalato al magistrato.

L'uomo, secondo la polizia, avrebbe presentato al pusher in più occasioni alcuni acquirenti; i controlli nel locale e in casa hanno però dato esito negativo. Altri clienti avrebbero conosciuto Simone Cadamuro in incontri legati al suo impiego come agente pubblicitario.

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