Coalizione Civica: «Basta panevin a Treviso, meglio giochi di luce»

L’impennata delle polveri sottili è stata mitigata dalla pioggia. Luigi Calesso propone:

«L’amministrazione provi a ripensare gli eventi»

Ci si trova nuovamente a fare i conti con l'inquinamento atmosferico. Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso fa notare come i primi giorni del 2025 abbiano visto un aumento delle concentrazioni di Pm10, con «cinque giorni su sei con le Pm10 oltre il limite di guardia», quando nel 2024 "alla stessa data" si registrava «un solo sforamento».

Nonostante le previsioni di miglioramento della qualità dell'aria fornite dall’Arpav, che avevano motivato l'autorizzazione all'accensione dei tradizionali "panevin", Calesso evidenzia che «almeno in città, si è solo parzialmente concretizzato visto che solo sabato la centralina di via Lancieri di Novara ha registrato una media di presenza delle polveri sottili Pm10 inferiore al livello di guardia di 50 microgrammi per metro cubo d’aria».

Già domenica 5 gennaio, la concentrazione di Pm10 è tornata a superare la soglia critica, con un ulteriore peggioramento per le PM2,5, che «neppure sabato 4 la media della giornata è stata inferiore ai 25 microgrammi che rappresentano il limite medio da non superare nel corso dell’anno».

La situazione è precipitata ulteriormente il 5 gennaio, con «la più che probabile complicità dei fumi dei panevin» ha sottolineato il rappresentante d Coalizione civica. I dati registrati dicono che «la concentrazione ha avuto un picco massimo di 145 microgrammi durante la notte» e, nonostante un valore minimo di 39 microgrammi, «la media giornaliera ha ampiamente superato non solo i 50 ma anche i 75 microgrammi».

Di fronte ai numeri, Calesso propone una riflessione: «Mi pare che per l’amministrazione comunale questa potrebbe essere l’occasione per aprire un confronto “preventivo” con le associazioni che organizzano i panevin per valutare la possibilità di sostituire dal prossimo anno le pire di legna con dei giochi di luce che permettano di godere di uno spettacolo basato sulla luminosità senza bisogno di incidere negativamente sulla qualità dell’aria».

L'esponente di Coalizione Civica ricorda come «la riduzione delle dimensioni dei panevin sia stata accettata in nome di questo obiettivo" e ritiene che "l’occasione di convivialità possa essere garantita indipendentemente dalla presenza o meno della “combustione”».

Questa soluzione, secondo Calesso, permetterebbe di "evitare, tra l’altro, l’annuale attesa della «sentenza” dell’Arpav sulla possibilità o meno di far ardere i panevin perché la serata di festa verrebbe assicurata con altre iniziative». —

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