Clochard lascia eredità milionaria, “in lizza” c’è Fanna

VILLORBA. Il copione più classico vorrebbe che un ricco signore lasci l’eredità a un lontano parente che vive in povertà. Ma questa volta la vita ha mescolato le carte. L’eredità è del barbone, e i fortunati, (solo possibili però), destinatari, sono dei ricchi con proprietà nobiliari. Protagonista della vicenda è Guido Ricci, un eccentrico bellunese morto pochi giorni fa. Viveva da barbone da anni, nonostante possedesse un patrimonio stimato in 20 milioni di euro. Una casa ad Acapulco, e diverse proprietà di lusso a Venezia, tra il Lido e Piazza San Marco. Al funerale giovedì si è presentato anche Antonio Fanna, 87enne cugino di Ricci. Il villorbese sapeva ben poco dell’eccentrico cugino, non lo vedeva da tempo, ma vista anche al solitudine in cui Ricci viveva ha voluto recarsi a Belluno per dargli l’ultimo saluto. Alla fine della cerimonia, gli si è avvicinato il tutore di Ricci. «Lei è l’erede in linea di successione più vicino», sono state le sue parole. Sorpreso Antonio Fanna, accompagnato dal figlio Francesco. Potrebbero dunque essere loro ad ottenere il patrimonio da 20 milioni di euro. Ma la procedura per l’eredità è ancora tutta da fare. Su di essa tra l’altro è tuttora aperta un’inchiesta a carico del medico Maurizio Guglielmo, nominato erede universale, per circonvenzione d’incapace. Antonio Fanna è un immobiliarista molto noto a Villorba e in tutto il Veneto, anche grazie a un intensa attività culturale. Studente di pianoforte al Conservatorio, molto giovane ha fondato l’Istituto Antonio Vivaldi di Venezia. Antonio Fanna ha sposato la pittrice milanese Maria Roncoroni, con cui ha vissuto in Svizzera, e in Argentina, costretti all’esilio dal fascismo. Poi sono tornati a Treviso, abitando prima a Villa delle Rose a Selvana, poi a Villorba in quella che è diventata Villa Fanna, dove tuttora risiedono. Insomma, se proprio dovesse piovere, pioverebbe sul bagnato. (f.ci.)