Ciao Rossella, anima del liceo Canova

Un punto di riferimento per migliaia di studenti. Con la sua eleganza, la sua immensa cultura, è stata per la scuola trevigiana un autentico esempio di dedizione e passione per ula docenza, un lavoro così prezioso e al contempo così delicato . Rossella de Donà, 54 anni, è mancata ieri dopo due anni di malattia, lasciando un vuoto incolmabile al liceo classico «Canova», dove aveva insegnato fino allo scorso dicembre. A piangerla i colleghi e i suoi amatissimi studenti: è stata un pilastro delle scuola, dove insegnava da oltre 25 anni.
A colpirla un tumore che l’aveva costretta a trovare sollievo al dolore, negli ultimi tempi, nelle cure dell’hospice Casa dei Gelsi di via Fossaggera dove è spirata ieri mattina, quando anche il suo forte cuore ha ceduto.
Nata a Treviso da antica famiglia di origine bellunese, laureatasi all’università di Venezia in Lettere classiche, si era specializzata successiva, mente a Milano in storia romana. Ha dedicato l’intera vita professionale di docente di greco e latino al triennio del liceo “Canova”, dove era stata anche brillante studentessa e dove era ritornata più tardi come giovanissima vincitrice di concorso per docenti.
Generazioni e generazioni di studenti, in questo quarto di secolo, hanno potuto apprezzare la sua straordinaria cultura, con la quale ravvivava costantemente la lezione. Ogni suo insegnamento era costellato di spunti tratti dalla letteratura moderna e dalla vita contemporanea. Di lei studenti e insegnanti ricordano inoltre la profonda carica di ironia e autoironia, la libertà di pensiero e di parola, il gusto della battuta raffinata. Conservato intatto fino agli ultimi istanti: anche all’hospice persino sulla sua sorte segnata.
Colta, elegante, laica., anticonformista, era animata da profonda integrità civile. Appassionata di teatro e musica, da giovane aveva anche lavorato a «Radio Alfa», curando una trasmissione di jazz: ma aveva anche contribuito a far scoprire la musica celtica. Attenta ai temi della società e della politica, impegnata in prima fila nella battaglia per l’emancipazione femminile e la pari dignità, era stata per anni segretaria cittadina del Partito Repubblicano. «La scuola e la città perdono un punto di riferimento», dice commossa la preside del «Duca», Antonia Piva, sua compagna di liceo e di università, e poi collega per anni al «Canova». Vastissimo il cordoglio nel mondo della scuola , della politica e della cultura.
L’istituto, ancora chiuso per vacanze , ha listato a lutto la pagina web e ha spostato il collegio docenti di lunedì, per consentire a tutti di rendere l’estremo saluto alla stimata collega. Il commiato lunedì alle 10.15, con partenza alle 10 da Casa dei Gelsi e arrivo al crematorio di Santa Bona.
Rossella lascia il padre Renzo e il fratello Bruno, giornalista del “Il Gazzettino” e storico, cui va l’abbraccio di tutta la redazione della «tribuna».
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