Chiuso il Cavallino, Denis Mistro non rinnova l’affitto e lascia Treviso dopo quattro anni

«Non c’erano più le condizioni per andare avanti, ci ho pensato parecchio ma alla fine ho scelto la soluzione più drastica, ma anche quella che mi evita un bagno di sangue da migliaia e migliaia di euro al mese».
Denis Mistro pesa le parole, prima di abbassare (ieri) le serrande del Cavallino a porta Santi Quaranta. Antica Ostaria, come recita orgogliosamente l’insegna dello storico locale. «Avrei voluto continuare, pian piano si vede qualcosa, ma i tre mesi di chiusura pesano. Il contratto che era un 4+4, andava rinnovato entro il 15 luglio. Ma da un lato non posso contare sugli aiuti dello Stato se non a condizioni onerose, dall’altro il proprietario dello stabile non mi veniva incontro».

I bene informati sanno che le distanze fra quanto chiedeva il proprietario dei muri e le istanza di Mistro non erano sanabili in un contratto per i futuri 4 anni, quelli “opzionati” nel 2016. E dunque si ripropone il problema degli affitti a Treviso. E una bolla immobiliare denunciata ora anche da manager e vip, vedi Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs in una recentissima intervista al nostro giornale. E infatti Ovs lascerà la sua sede a pochi metri da piazza dei Signori.
Il congedo di Mistro è apparso ieri anche in rete: «Siamo arrivati alla fine. Quattro anni di soddisfazioni, nuove amicizie, addii, scoperte, ritrovi», ha scritto, «Un’altra realtà trevigiana che ho riportato agli antichi splendori, ma che purtroppo devo lasciare per decisioni alle quali non posso oppormi. Ringrazio la mia famiglia, tutti i miei collaboratori, gli amici che in questi anni ci sono stati vicini. Dovrei citare decine di nomi: due per tutti, Patty e Stefano». Poi la confessione: «Difficilmente piango, ma quando è arrivato Franco Ardizzoni con qui suoi bigné, mi è scesa la lacrima. Quando l’amicizia, la professionalità, la qualità, la tradizione raggiungono l’eccellenza, il risultato è un saluto pieno di bontà e freschezza. A presto».
Denis Mistro è sulla piazza da 20 anni, sempre attivo fra locali e catering. Dopo aver dovuto lasciare il Bar Borsa sotto la Camera di Commercio per l’operazione del previsto trasloco dell’ente all’Appiani (paradosso: ora è saltato, Mistro sarebbe potuto rimanere), gli restano la società di catering e il caffè Americano in piazza Vittoria, gestito dalla moglie. Il suo congedo da Santi Quaranta – e sicuramente c’è un futuro da scrivere anche per l’ostaria adiacente la porta – fa capire che potrebbe tornare sulla piazza, ma più avanti: «Mi guarderò attorno, certo questo non è il momento di nuove avventure e scommesse, anzi plaudo ai tanti colleghi che vanno avanti, in questo momento è davvero un’impresa». —
A.P.
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