Chiude il Wake park sul lago delle Bandie: l’impresa si trasferisce a Praga

Wakeboard, la disciplina che mischia snowboard e sci nautico lascia la Marca per lo scontro tra la proprietà della cava e la tedesca Candy Lake che ha realizzato la struttura. Che ora sarà rimossa 
BOLOGNINI AG.FOTOFILM SPRESIANO WAKEPARK CABLE -7 ACROBAZIE SULL'ACQUA AL CENTRO SPORTIVO LE BANDIE
BOLOGNINI AG.FOTOFILM SPRESIANO WAKEPARK CABLE -7 ACROBAZIE SULL'ACQUA AL CENTRO SPORTIVO LE BANDIE

SPRESIANO. Quattro anni dopo l’apertura chiude il Wake park sul lago delle Bandie, una realtà sportiva e d’impresa che ogni anno contava circa 5000 iscritti più un fiorente indotto di persone legate alle iniziative a margine del surf. Alla base dello stop un duro scontro legale con la proprietà della cava, l’impresa di Remo Mosole.

LO STOP



Ad annunciare la decisione è Candy Lake, la società tedesca che ha disegnato e realizzato il parco acquatico sulla riva della ex cava tra Spresiano, Villorba e Carbonera, struttura diventata punto di riferimento per molti amanti dell’onda italiani e stranieri (tantissimi), ma anche ragazzi trevigiani che al wake park Cable 7 avevano trovato lavoro e divertimento.

Da quanto è dato sapere, la società resterà stabile alle Bandie fino a gennaio, ma già a ottobre inizierà i lavori per rimuovere quella che viene chiamata “la giostra”, l’insieme di piloni, motori, cavi e carrucole che permettevano di far correre i surfisti sulla superficie del lago tra ostacoli, salti, acrobazie. Dalla Marca sarà traslocata a Praga, e rimontata in un altro lago. Decisione che pare irrevocabile.

LE CAUSE



Stando a quanto trapela, alla base dell’addio ci sarebbe un duro confronto con la proprietà, Mosole, iniziato già l’anno scorso ed esacerbatosi al punto da essere finito in tribunale a Treviso dove pendono due cause legali: una per sfratto, intentata da Mosole contro la società, e una per risarcimento danni, fatta dalla società a Mosole.

Tutto sarebbe nato a seguito delle forti piogge dell’anno passato, che causarono l’innalzamento del livello del lago e l’impossibilità per la società di attivare le strutture per alcuni mesi. Un danno che la Candy Lake ha attribuito alla mancata manutenzione dell’ex cava e alla mancata realizzazione di alcuni interventi previsti. Una «mancanza» per la quale ha sospeso per un periodo gli affitti alla proprietà che, di contro, rifiutando addebiti, ha fatto partire causa e sfratto.

L’IMPRESA VA ALL’ESTERO



Quello alle Bandie era il principale parco “wake” d’Europa per struttura e dimensione, ed era destinato ad allargarsi. Il progetto avviato nel 2016 infatti era ancora in corso e prevedeva la realizzazione di un ostello per atleti, una nuova linea di corsa sull’acqua, area shopping ed altre strutture. Un investimento da 5 milioni di euro (da compiersi) che aveva attirato su Treviso l’interesse di molti stranieri, ed ora si dissolve con la fuga delle società tedesca. «Estremo rammarico» dicono dalla Candy Lake, «si è buttata al vento una grandissima occasione ed opportunità per un territorio a vocazione sportiva come questo. Spiace, ma andremo altrove».

LE BANDIE

C’è chi vocifera che a mettere sabbia negli ingranaggi dell’accordo tra la Candy Lakje e Mosole ci siano state nuove e diverse prospettive di “valorizzazione delle Bandie” dove Mosole ha aperto anni fa una Spa con ristorante. Ma c’è chi spera in un accordo dell’ultima ora che permetta di riattivare il wake park, diventato il simbolo dell’ex cava. —



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