Chiesto il fallimento per la Stival di Motta di Livenza, ma l’attività non è chiusa

MOTTA DI LIVENZA. Si chiudono cinquant’anni di storia dell’azienda Stival Industry srl: nei prossimi giorni sarà dichiarato il fallimento. L’attività però non è chiusa: è stato siglato un contratto d’affitto aziendale con una nuova società creata ad hoc che ha salvato una trentina degli ottanta lavoratori. Si tratta di una grossa perdita per il tessuto industriale mottense: la Stival era un’azienda storica del territorio che nei suoi ultimi quarant’anni a Motta ha dato lavoro a centinaia e centinaia di lavoratori. L’azienda era specializzata nella produzione di antine in legno massello.
La crisi. L’azienda era in difficoltà da anni, difficoltà in parte tamponate con il ricorso a diversi periodi di cassa integrazione per i lavoratori. La proprietà ha infine deciso di mettere in liquidazione la società e ha stipulato un contratto d’affitto con una nuova società costituita da alcuni imprenditori (un nipote del fondatore Mario Stival, l’amministratore della Mobilclan di Gaiarine e la Doc elementi di Motta) attualmente già al lavoro per portare avanti la produzione aziendale di antine.
La nuova società, che si chiama Stival srl, è attiva dal primo marzo scorso e ha traghettato nel nuovo corso aziendale 27 lavoratori della società in liquidazione. Gli altri lavoratori, rimasti a casa con una procedura di licenziamento collettivo, sono in attesa che la situazione prende una piega precisa. La settimana scorsa la proprietà ha portato i libri in tribunale: la sentenza di fallimento è attesa per i prossimi giorni. In questo modo la procedura verrà gestita da un curatore fallimentare e si potrà presentare la richiesta di ammortizzatori sociali per i lavoratori licenziati. I lavoratori.
L’ultimo stipendio che hanno ricevuto i lavoratori risale al mese di novembre. In sede di accordo è stata pagata loro la tredicesima ma ad oggi avanzano tre mensilità: dicembre, gennaio e - per quelli che hanno lavorato - anche febbraio. «Alcuni hanno già trovato un altro impiego ma altri sono a casa in attesa che la situazione venga definita», commenta Roberto Martini della Filca Cisl, «Il nostro impegno sarà massimo affinché tutti i lavoratori riescano ad ottenere gli ammortizzatori sociali previsti. Appena ci saranno le condizioni presenteremo la richiesta per la cassa integrazione. Saremo a fianco dei lavoratori con la speranza che la nuova società ingrani e possa riassumere anche quelli che ora sono rimasti a casa».
Il mobilificio. Mario Stival partì con la ‘Stival antine per mobili’ nel 1967 a Meduna di Livenza per poi strutturarsi a livello aziendale nel 1973. Nel 1979 si trasferì nell’attuale sede di Motta di Livenza in via Lombardia soggetta negli anni a diversi ampliamenti a mano a mano che l’azienda cresceva. Negli anni d’oro l’azienda era arrivata a contare diverse centinaia di lavoratori, poi gradualmente diminuiti dal 2006 ad oggi. Attualmente l’azienda contava una ottantina di dipendenti. Negli ultimi anni l’azienda aveva cercato di continuare a tenersi al passo: al 2010 risale la realizzazione di una nuova centrale termica in modo tale da riscaldare l’intera azienda tramite la combustione dei propri scarti di lavorazione, al 2014 l’ottenimento della certificazione forestale PEFC e al 2017 la riorganizzazione di magazzino e impianti per il Just in Time, l’aggiornamento ai nuovi standard produttivi che vogliono la produzione solo dopo che il prodotto è già stato venduto o che si prevede di vendere in tempi brevi.
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