Chierichetti e ancelle vocazioni in aumento «È l’effetto crisi»

«La crisi ha colpito le agenzie educative e inevitabilmente la Chiesa sta riassumendo quel ruolo centrale per la famiglie». Si spiega anche così l’aumento negli ultimi anni del numero di chierichetti e ancelle nella diocesi di Treviso che, giovedì, hanno partecipato alla grande festa annuale in Seminario. Accompagnati da 288 persone tra genitori, catechisti, sacerdoti, religiose, i ragazzi rappresentavano 116 parrocchie. Ben 95 collaboratori (seminaristi di teologia e delle superiori, genitori e giovani volontari) hanno lavorato perché la giornata si svolgesse nel migliore dei modi. La giornata aveva per tema “GiocarSì per Gesù” e si è snodata tra la Messa con il Vescovo, Gianfranco Agostino Gardin, nella chiesa di San Nicolò, il torneo di calcio a sette con 64 squadre nei campetti del seminario, i molti giochi, quiz, la gara di go kart a pedali e le premiazioni del concorso su Pio X. C’è stato spazio anche per la solidarietà per le missioni, con la raccolta di 1.700 euro per i bambini della scuola primaria di Seré, in Ciad, dove operano i missionari “Fidei donum”.
«Un altro ricordo bello», afferma don Davide Frassetto, educatore del seminario vescovile, «è quanto rimarrà impresso nella memoria e nel cuore di tutti, ragazzi, giovani, genitori, consacrati, sacerdoti e Vescovo, che hanno vissuto una bella giornata nel nostro grande e vivo Seminario. Anche questo, porterà certamente dei buoni frutti nella vita delle famiglie, delle comunità, della Chiesa di Treviso». A colpire sono però i numeri della diocesi di Treviso. Se nel 2012 i chierichetti e le ancelle erano 260, nel 2014 sono diventati 1.300(900 maschi e 400 femmine) «Nella maggior parte delle parrocchie, dove i numeri sono contenuti, ragazze e ragazzi fanno le stesse cose», spiega don Davide, «ma la direttiva generale è di differenziare i ruoli: i ragazzi all’altare con il sacerdote e le ragazze in mezzo alla comunità dei fedeli». Sono in aumento anche gli adolescenti, segnale evidente che la chiesa sta tornando ad essere punto di riferimento anche per i più grandi e non solo per i bambini. «La proposta educativa della chiesa si sta incrociando sempre di più con le necessità delle famiglie», afferma Ivan di Mogliano, padre di uno dei chierichetti che hanno partecipato alla giornata, «soprattutto in questi tempi di crisi economica che ha contribuito a far sparire le altre agenzie educative».
La giornata di festa è stata l’occasione per tracciare una geografia delle quote rosa all’interno delle singole provincie della diocesi. A Musile ad esempio chierichetti e ancelle sono presenti nella medesima quantità: 30 e 30. A Cornuda la stragrande maggioranza è maschile (60 chierichetti, mentre le ragazze sono nel coro), mentre Postioma è l’unica parrocchia che vede una maggioranza femminile (15 a 10). Dopo la messa con il vescovo sono iniziati i giochi. L’obiettivo era conquistare il maggior numero di punti per portare a casa (o meglio nella propria sagrestia), la Super Coppa, la MoChi Cup 2014 destinata ai vincitori del Torneo di Calcio. Quest’anno se la è aggiudicata Resana.
GUARDA LA FOTOGALLERY
E COMMENTA
WWW.TRIBUNATREVISO.IT
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








