Terremoto nella Cgil di Treviso, il segretario provinciale Visentin rimette il mandato
Caso del doppio stipendio a Barbiero: Mauro Visentin lascia a poche settimane dall’inizio del periodo di due mesi di sospensione: «Una decisione presa con dispiacere ma serenamente»

«Rimetto il mandato ai Centri regolatori dell’Organizzazione»: così il segretario generale della Cgil di Treviso Mauro Visentin, alla guida del sindacato dal 5 aprile 2019, dopo un periodo di riflessione ha comunicato alla direzione della Cgil di Treviso, riunita sabato 19 luglio, la decisione di convocare per mercoledì 30 luglio l’assemblea generale dei delegati e delle delegate.
Il passo indietro di Visentin arriva a poche settimane dall’inizio del periodo di sospensione di due mesi, deciso dalla commissione di garanzia, per il caso Barbiero.
Paolino Barbiero, storica colonna del sindacato, anima dello Spi Cgil, è stato sospeso per un anno per aver indebitamente percepito, per almeno 10 anni, in qualità di presidente della controllata che gestisce il patrimonio immobiliare, un compenso annuo che non si poteva cumulare con quello già percepito come dirigente sindacale. E Barbiero dovrà ora restituire integralmente la somma, che oscilla, stando ai primi rendiconti, tra i 130 ed i 140 mila euro.
Nello stesso frangente è stata decisa la sospensione per due mesi dell’attuale segretario generale della Cgil Mauro Visentin e del suo predecessore Giacomo Vendrame, oggi segretario organizzativo regionale.
«Ripongo l’incarico per il quale sono stato eletto con dispiacere ma serenamente perché in coscienza, fiducioso nella mia Cgil, quella di Treviso, è una Camera del Lavoro sana nell’aspetto amministrativo e contabile sia in quello dell’attività sindacale di rappresentanza e di assistenza, sia in quello morale. Retta da una classe dirigente preparata e pronta ad affrontare le sfide di oggi e del prossimo futuro della Marca», ha detto Visentin, «Un’eredità che ho preservato e portato avanti grazie a chi mi ha preceduto e che ringrazio per l’operosità e per tutto il lavoro fatto nel determinare quella di Treviso quale prima Cgil in Veneto, per numero di iscritti e per servizi erogati. Per fare questo ci vuole rispetto per i lavoratori e le lavoratrici, di oggi e di ieri e anche di domani, ci vuole abnegazione e passione per la Cgil, che ho sempre ritenuto e continuo a ritenere dalla parte giusta della storia, il luogo della tutela a partire dai più fragili, motore di progresso sociale e di vitalità politica. Uno spazio democratico dove tutti e tutte sono alla pari sotto il segno della responsabilità per una missione, quella del sindacalista, che per me, e come tanti e tante come me, è scelta di vita. Il nostro sindacato regge gli scossoni e, al netto delle questioni interne, è esclusivamente guidato dal dovere di preservare diritti e lavoro».
Presente all’incontro della direzione della Cgil di Treviso anche Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto: «La Cgil Veneto, nel suo ruolo di Centro regolatore, avvierà una fase di ascolto e consultazione del gruppo dirigente finalizzata a raccogliere istanze, valutazioni e proposte sul futuro della Camera del Lavoro di Treviso».
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