Centro della Famiglia ai candidati sindaco del Trevigiano: «Attenzione alle politiche familiari»
Lettera aperta del Centro della Famiglia di Treviso inviata ai candidati sindaco. Don Pesce: «Emergenza legata alla denatalità e allo stato di salute delle famiglie»

L’istituzione di un assessorato per politiche familiari, l’apertura di una Consulta delle famiglie e l’introduzione di una Carta per le famiglie: questi i tre punti salienti della lettera aperta che il Centro della Famiglia di Treviso ha inviato ai candidati sindaco dei diversi raggruppamenti in vista delle imminenti elezioni amministrative che i prossimi 8 e 9 giugno vedranno al voto 56 Comuni della Marca.
«Abbiamo scritto questa lettera aperta perché mai come in questo momento storico i Comuni della Provincia si trovano ad affrontare un momento emergenziale legato alla denatalità e allo stato di salute delle famiglie – racconta don Francesco Pesce, presidente del Centro della Famiglia –. Proprio per questo motivo riteniamo che ci debba essere sempre più attenzione e spazio all’interno dei programmi alle politiche famigliari degli enti del territorio, e farlo non è solo una scelta ma una decisione di responsabilità ormai non più rimandabile. È infatti necessario sostenere la famiglia per rilanciare l’intero sistema Paese, agendo anche a livello locale, smettendo di considerarla un problema bensì una reale risorsa e un potente soggetto sociale. Solo da questo fondamentale cambio di paradigma potranno discendere reali e proficue politiche per la famiglia».
Le richieste
Prima azione auspicabile da parte degli amministratori sarebbe la previsione di un assessorato per le politiche familiari, per mettere seriamente al centro dell’azione amministrativa dei Municipi della Marca il benessere della famiglia e, accanto a questo, la nascita di una Consulta delle famiglie a livello comunale, che riunisca le associazioni che si occupano delle famiglie nel territorio per raccogliere idee ed esigenze e progettare insieme programmi e interventi condivisi.
Il Centro della Famiglia torna poi a insistere su un punto già caldeggiato in più occasioni: l’introduzione dei Comuni di una Carta per le famiglie con l’obiettivo di sostenere economicamente alcune voci di spesa del bilancio domestico dei nuclei con almeno un figlio minore attraverso sconti per l’acquisto di beni, agevolazioni sui servizi pubblici, promozioni e iniziative dedicate.
Dalla spesa al supermercato all’ingresso a cinema, teatro e musei, dall’attività sportiva per i più piccoli e i ragazzi alla ristorazione, molti sono gli ambiti nei quali la card potrebbe trovare applicazione per fornire un reale sostegno alle famiglie.
«Anche il Centro della Famiglia – conclude don Pesce – vuole prendersi un impegno con questa lettera aperta: andare a trovare tutti i nuovi eletti e mettere a disposizione i propri servizi di formazione alla famiglia, del Consultorio socio-sanitario e dell’Osservatorio Natalità e Famiglia per contribuire a realizzare politiche familiari veramente efficaci nel territorio».
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