«Cave di Marocco nel degrado» Sos del comitato al sindaco

Lettera aperta ad Arena e giunta: bisogna intervenire, la biodiversità è a rischio «In un anno sparito un bacino con relativa fauna, serve il riconoscimento di Sic»

MOGLIANO. Cave di Marocco: lettera aperta del comitato al sindaco Carola Arena, è allarme per i ritardi della pubblica amministrazione. Nelle scorse settimane, il portavoce del Comitato, Paolo Favaro è tornato a bussare (idealmente) alla porta del primo cittadino: «Le scrivo a quattro anni di distanza dalla nostra visita alle cave di Marocco, era l’ottobre 2014, in compagnia di altri amici» è l’incipit della lettera aperta firmata da Favaro «Speriamo ancora che tutto il tempo trascorso abbia ormai convinto questa Amministrazione sull’urgenza di procedere senza indugi per attivare le necessarie procedure affinché quest’area venga salvata dalla situazione di degrado in cui si trova.Una situazione che corre il rischio di far perdere alcune delle precipue qualità ambientali di quest’ultimo ambiente moglianese ricco di biodiversità».

In particolare gli esponenti del Comitato segnalano il rischio di perdere i valori paesaggistici e naturalistici dell’area.

«Purtroppo la natura non attende i tempi amministrativi e in quest’ultimo anno si è assistito alla quasi sparizione di un bacino acqueo e all’impoverimento idrico di quello più ricco di specie (anche quelle tutelate dall’Ue). Sarebbe perciò importante attivare quanto prima la procedura per il riconoscimento dell’area come Sic o Zps, affidandola a un professionista con la necessaria esperienza». L’allarme lanciato dal comitato, alla vigilia del confronto elettorale, è chiaro e riguarda la perdita della preziosa zona umida in questione. «Lasciando proseguire questo “naturale” decorso» sottolinea Favaro «si corre il rischio di perdere una serie di specie vegetali e animali che qualificano questo ambiente come meritevole di tutela».

Matteo Marcon



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