Castello di Godego, ubriaco a spasso sui binari: cancellati cinque treni

CASTELFRANCO. Cinque treni cancellati, convogli strapieni e conseguenti forti ritardi per chi doveva andare al lavoro o all’università: raggiungere Bassano o Venezia in treno è stata ieri una vera via crucis per i pendolari. Tutta colpa di una persona che si aggirava sui binari tra Castello di Godego e Bassano e che ovviamente ha fatto scattare il blocco del traffico ferroviario. A dare l’allarme, intorno alle 7.20, un macchinista alla guida di un convoglio verso Bassano. Un uomo, all’apparenza un sessantenne, con una folta barba si aggirava a piedi vicinissimo al ciglio della strada ferrata: la sua camminata, un po’ barcollante, faceva temere che si trattasse di una persona in preda ai fumi dell’alcol o comunque non in pieno possesso delle sue facoltà, magari con intenzioni suicide.
L’avvistamento. L’avvistamento è avvenuto un chilometro prima della stazione bassanese, ma pare che sia stato visto anche nei pressi di quella di Castello di Godego. Immediatamente i treni in partenza da e verso Bassano sono stati bloccati per consentire alle forze dell’ordine di rintracciare l’uomo. Gli agenti della polfer di Castelfranco e quelli del commissariato di polizia di Bassano hanno perlustrato tutto il tratto finale della Venezia-Bassano, ma dell’uomo nessuna traccia. Probabilmente poco prima di Bassano ha infilato un varco e si allontanato dai binari, senza rendersi conto dell'allarme che aveva scatenato e soprattutto dei disagi causati ai passeggeri che viaggiavano in entrambe le direzioni, tra l’altro su binario unico. Cinque i treni soppressi man mano che proseguivano le ricerche dei poliziotti, complice anche l’intenso traffico ferroviario di quella fascia oraria che vede partenze a scadenza di mezz’ora. Soppressi il 5706 da Godego a Bassano, il 5708 da Castelfranco, il 5712 da Godego, il 5717 da Bassano a Godego e il 5719 fino a Castelfranco. Questo ha di fatto poi causato l’assalto al primo treno utile, soprattutto per chi doveva recarsi a Venezia in quell’ora che già in condizioni normali deve affrontare treni affollati. A ricaduta il problema si è poi presentato in tutte le stazioni della linea: in molti hanno dovuto riorganizzare la loro agenda sul momento, oppure comunicare che sarebbero arrivati con un ritardo imprecisato.
Le proteste. Non sono mancate le proteste dei pendolari. Impossibile, del resto, per Trenitalia organizzare un servizio sostitutivo di autobus, mancando il tempo prima che il servizio riprendesse regolarmente, ovvero alle 8.30. Non sono stati più fortunati i viaggiatori che dovevano raggiungere Bassano da Padova, proprio nel medesimo orario: dalle 8.13 è stata sospesa la circolazione da Cittadella per la presenza di un autoarticolato in mezzo a passaggio a livello a sbarre chiuse, segnato da un macchinista in partenza da Rosà.
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