Cibo mal conservato, sequestrati a Treviso 53 chili di alimenti
Il blitz della polizia locale in un market etnico in via Castellana. Multe per 3500 euro

Gli agenti del Nucleo Tutela dei Consumatori della Polizia Locale di Treviso sono intervenuti nei giorni scorsi in un negozio etnico di via Castellana per effettuare alcune verifiche per il rispetto delle norme commerciali. Il market, segnalato anche in precedenza da alcuni cittadini che avevano sollevato dubbi sulla modalità di vendita e sulla merce esposta, è risultato fuori regola per il mancato rispetto dei protocolli igienico-sanitari, in particolare sulle modalità di conservazione e manipolazione e vendita delle sostanze alimentari confezionate e sfuse.
Nel reparto macelleria e pescheria gli alimenti erano infatti sfusi, mal conservati e privi di alcuna tracciabilità tanto da non consentire di individuare il tipo di carne e pesce esposti per la vendita. La stessa titolare non è stata poi in grado di riferire agli agenti la tipologia di alimenti presenti sul banco. Inoltre, ha mostrato dubbi sul resto della carne messa in vendita specificando di non sapere se fosse di pollo o agnello.
Per la tutela della salute dei potenziali consumatori, sono stati sequestrati 53 chilogrammi di prodotti alimentari. Le violazioni accertate e notificate alla proprietaria sono pari a 3500 euro.
«Per la tutela del consumatore è fondamentale continuare l'attività di vigilanza sulla filiera alimentare», sottolinea il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Solo rispettando le regole vigenti è possibile limitare i rischi per la salute. È per questo che la Polizia Locale è impegnata quotidianamente sulla vigilanza anche in questo ambito, provvedendo a sanzionare chi mette in commercio prodotti conservati in maniera inadeguata. I consumatori sono quindi invitati a segnalare ogni situazione che necessiti di controlli specifici soprattutto di fronte a merci avariate o con confezioni di cibo scadute o prive di etichettatura, che potrebbero essere pericolose per la salute. La collaborazione, in questo senso, è fondamentale».
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