Caso Gavioli, indagato Amedeo Piva: due perquisizioni

Nonostante le ultime decisioni del Tribunale del riesame di Napoli, che ha scarcerato alcuni indagati e annullato alcune ordinanze di custodia cautelare, e nonostante la Cassazione abbia fissato per...

Nonostante le ultime decisioni del Tribunale del riesame di Napoli, che ha scarcerato alcuni indagati e annullato alcune ordinanze di custodia cautelare, e nonostante la Cassazione abbia fissato per il 25 ottobre l’udienza al termine della quale deciderà se competente a occuparsi di «Enerambiente» sia la magistratura napoletana o quella veneziana, la Procura del capoluogo campano prosegue nelle indagini. E, ieri, i magistrati hanno mandato la Guardia di finanza a perquisire uffici e abitazioni del presidente della Banca del Veneziano, Amedeo Piva, e del presidente del collegio sindacale, Daniele Rubin. I finanzieri sono andati a caccia di documenti a Sant’Angelo di Piove e a Mira, per Piva, e a San Stino di Livenza, per Rubin. Il primo è un medico che è anche presidente della Federazione veneta delle banche di credito cooperativo, mentre il secondo è un noto commercialista del Veneto Orientale. Solo Piva, comunque, è indagato per concorso in bancarotta e altri reati fallimentari in qualità di rappresentante legale della banca e per i finanziamenti concessi alla società dell’imprenditore veneziano Stefano Gavioli, Enerambiente, che a Napoli aveva vinto l’appalto per la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani. «Ho fornito la massima collaborazione alle autorità inquirenti», ha dichiarato al termine della perquisizione Piva, «certo che la Banca sia in tutta questa vicenda parte lesa». Nella vicenda Gavioli-Enerambiente la Banca del Veneziano si è trovata coinvolta subito: quando ai polsi di Gavioli, della sorella Chiara e dei professionisti a lui legati – gli avvocati Giovanni Faggiano e Giancarlo Tonetto, i commercialisti Paolo Bellamio, Enrico Prandin e Giorgio Zabeo – erano scattate le manette, erano finiti agli arresti domiciliari anche l’ex direttore generale dell’istituto di credito di Mira Alessandro Arzenton, l’ex dirigente Mario Zavagno e la funzionaria Manuela Furlan.

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