«Caserma Serena inutilizzabile», ma fino a 2 anni fa lì c’era il supercomando militare

Scartata quasi subito l’idea di allestire una tendopoli in un campo sportivo o in un’area verde nella provincia (vuoi per le previsioni meteo, vuoi per questioni di opportunità), il vertice in prefettura chiamato a trovare un’ubicazione ai 40 profughi in arrivo venerdì notte nella Marca aveva puntato i riflettori sulle caserme «Serena», a Dosson di Casier, al confine con Treviso.
A mettersi di traverso l’Esercito che l’ha dichiarata «inagibile», pare anche per mancanza di acqua. Da lì la ricerca forsennata di una alternativa e la mano tesa di Don Aldo accolta di buon grado (con tanto di macchina partita per andare a prendere il parroco e portarlo in prefettura). Ma sul «niet» all’uso delle «Serena» rischia di aprirsi un caso perché l’immobile fino a due anni fa era la sede operativa della Brigata di Proiezione, punta di diamante dell’Esercito, anche in contesto Nato. La caserma era rinnovata, funzionantissima, attivissima, tanto che la sua chiusura destò parecchia perplessità. Possibile che dopo 2 anni di disuso sia diventata improvvisamente inutilizzabile?
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