Cartelli luminosi su tutti i varchi di accesso alla Ztl La rivincita di Conte

La riforma dopo i no incassati quand’era all’opposizione De Checchi: «Più informazione e molto più arredo urbano»
de wolanski agenzia fotofilm treviso ponte san francesco ztl non attiva
de wolanski agenzia fotofilm treviso ponte san francesco ztl non attiva

Cartelli luminosi all’altezza di tutti i varchi elettronici che controllano la Ztl del centro storico. La decisione, nell’aria da settimane, è stata ratificata dalla giunta in una delle ultime riunioni e sarà operativa dai primi mesi dell’anno. L’acquisto della segnaletica luminosa – in tutto e per tutto simile a quella già installata a Ponte San Francesco e via Manin – è già stato approvato. Di fatto l’amministrazione Conte applica quella svolta che per mesi, quando l’attuale sindaco era all’opposizione, ha chiesto alla giunta Manildo ricevendo come risposta sempre un no. «Non si può fare», si disse, ma a quanto pare non era così.

più informazione

«È una decisione presa per agevolare gli automobilisti rendendo più facile la comprensione del sistema dei varchi e il perimetro della Ztl» spiega l’assessore alla Mobilità e al commercio Andrea De Checchi. I pannelli a messaggio variabile, differentemente dai due che l’amministrazione ha installato, riporteranno sempre la scritta “varco attivo” perché verranno posizionati in tutta la Ztl attiva di fatto 24 ore su 24. Che questo sottenda l’intenzione di avviare anche per quelle aree una modifica nell’orario di attivazione non pare. «Quello che vogliamo fare è migliorare il sistema» continua De Checchi. I cartelli verranno posizionati così in via San Leonardo, via Martiri, via XX settembre, Calmaggiore, via Cornarotta. Unico escluso, salvo ripensamenti, il varco d’accesso all’area di piazza Rinaldi, già ben visibile e in un luogo (ponte sui Buranelli) poco adatto ad altra cartellonistica. Ma l’amministrazione ha deciso anche di rendere i varchi stessi più riconoscibili, non solo con telecamere e cartelli, ma con veri «varchi d’ingresso» in un’area del centro.

Varchi come porte

Oltre all’investimento nei pannelli luminosi, Ca’ Sugana ha deliberato anche l’acquisto di fioriere e altro arredo urbano da posizionare all’altezza dei varchi «per renderli di fatto ben visibili, caratteristici, non ignorabili», specifica l’assessore alla Mobilità, «in modo tale che un domani chi vi transita abbia ben chiara l’idea che sta entrando in un’area a traffico limitato». Non solo cartelli quindi, ma anche vasi, colori, ringhiere. Anche qui, non per tutti gli accessi, si partirà sicuramente da via San Leonardo, «il cui varco necessita di una valorizzazione urbana» per poi proseguire ragionando su Calmaggiore e XX Settembre. Non verrà “arredato” invece il varco di via Cornarotta per questione di spazi e logistica.

Più visibili,meno multe

La conseguenza diretta di una maggiore informazione ai varchi si spera sia il calo delle migliaia di multe che da un anno e mezzo vengono staccate dalle telecamere che controllano gli accessi alla Ztl del centro; un sistema di controllo che ha fatto lievitare considerevolmente gli incassi annuali di Ca’ Sugana portandoli a 9,6 milioni nel 2017 e a 9,2 per il 2018 (quest’ultima una cifra solo prevista, tenendo conto della chiusura di via Manin da settembre e dell’apertura della Ztl di San Vito da fine estate) quando in passato si fermavano ben sotto quota 8 milioni. «Non vogliamo fare cassa» ribadisce Ca’ Sugana. L’effetto delle scelte attuate da settembre (riapertura di San Vito) ad oggi si potranno sondare solo alla fine dell’anno prossimo capendo così se i cartelli saranno stati davvero un elemento utile ai tanti automobilisti che ancor oggi transitano sotto i varchi senza autorizzazione.

Federico de Wolanski



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