Carne e gamberi non tracciati: sequestro dei carabinieri del Nas

PEDEROBBA. Venticinque chili tra gamberi, salmone e carne macinata: tutti esposti nel bancone del ristorante. Ma tutti anche impossibili da tracciare. Così sono scattati prima i sequestri e poi la distruzione. Quei chili di gamberi, salmone e carne di maiale non avevano l’etichetta, non era quindi possibile ricostruirne la provenienza e la storia e sono di conseguenza finiti sotto sequestro.
Il sopralluogo
Li avevano trovati i Nas di Treviso nel corso di un sopralluogo effettuato a metà gennaio nel ristorante Sushi Panda che si trova lungo la Feltrina nel territorio comunale di Pederobba, di proprietà di un cinese. I carabinieri dei Nas di Treviso erano andati a fare una ispezione nel ristorante cinese lungo la Feltrina a metà gennaio e avevano posto la loro attenzione a quei gamberetti, a quel salmone, a quella carne macinata che era in bella vista sul bancone. Mancavano infatti le atichette che dovevano consentire di tracciarne la storia. Si trattava di 8 chili circa di gamberi congelati privi di etichetta; di 4 chili di gamberi cotti privi anch’essi di etichetta; di 3 chili circa di carne macinata di maiale senza possibilità di tracciatura; di 10 chili circa di salmone fresco privo di etichetta. Per di più era stato riscontrato che la temperatura del frigorifero era di 4 gradi nel banco di preparazione e somministrazione del sushi.
Niente carte
I carabinieri dei Nas avevano chiesto la tracciabilità di gamberi, salmone e carne, ma il titolare del ristorante, il 33enne Biwu Cheng, non era stato in grado di documentare la provenienza e tracciabilità dei suddetti prodotti alimentari e di dimostrare le procedure che erano state messe in atto per abbattere la temperatura. E così era scattato il sequestro di quei chili di gamberi e salmone, dati in custodia giudiziaria allo stesso titolare del ristorante. Il quale ha chiesto di provvedere anche alla distruzione di quelle derrate alimentari, cosa che gli è stata concessa, con modalità però da concordare con l’Usl 2. Per poter dare attuazione pratica alla distruzione di gamberi e salmone che erano stati messi sotto sequestro, il Comune di Pederobba ha quindi provveduto a emanare una ordinanza di dissequestro di quegli alimenti per procedere alla loro distruzione, specificando che il tutto deve essere fatto con modalità concordate con l’Unità sanitaria locale. Con i Nas, invece, la faccenda resta aperta.
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