Carabiniere dovrà risarcire lo Stato

ISTRANA. Romeo Zuanig, già comandante della stazione dei carabinieri di Istrana, è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di 50.000 euro al ministero della Difesa e all’Arma dei carabinieri per danni di immagine. La denuncia per danno erariale aveva seguito il patteggiamento a due anni che il carabiniere aveva accettato in seguito alle accuse di aver fatto pressioni a ristoratori e commercianti abusando della sua posizione di comandante dei carabinieri per ottenere sconti e favori.
«Dall'esame della documentazione depositata in atti dal Procuratore regionale emerge all'evidenza la sussistenza di gravi, precisi e concordanti elementi probatori in merito ai fatti contestati al convenuto», scrivono i giudici della Corte dei Conti, «che consentono di potere affermare, con certezza, la sussistenza di una condotta illecita, ascrivibile al sottufficiale convenuto, idonea ad avere determinato un danno all'immagine della pubblica amministrazione».
Secondo le accuse, che lo avevano portato al patteggiamento, Zuanig avrebbe abusato della sua posizione per ottenere favori da commercianti e ristoratori, sotto la minaccia che li avrebbe fatti ispezionare se non avessero sottostato alle sue richieste. Le vittime erano soprattutto titolari di ristoranti in cui il sottufficiale avrebbe più volte cenato insieme alla famiglia senza però pagare il conto. Addirittura, di fronte a qualche reticenza, il comandante avrebbe fatto intuire la possibilità di ispezioni successive.
Era stato il comandate provinciale a rivolgersi direttamente nel 2009 all'allora capo della Procura di Treviso, Antonio Fojadelli, che aveva coordinato l'indagine condotta dai carabinieri del Reparto Operativo di Treviso e della Compagnia operativa di Castelfranco. Erano stati poi gli stessi colleghi a notificare a Romeo Zuanig la misura detentiva, gli arresti domiciliari. Invece del carcere, Zuanig era stato così costretto a rimanere nel suo alloggio di servizio sopra la caserma dell'Arma di Istrana.
Il reato di cui era accusato l'uomo era di concussione: inizialmente la procura aveva ipotizzato il rinvio a giudizio, la difesa aveva però avanzato istanza di patteggiamento, poi accolta. Secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbe goduto di pranzi e cene gratuite per diverse migliaia di euro.
Giorgio Barbieri
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