Canoni e compagnie InWit non paga più
La battaglia delle compagnie telefoniche contro i canoni di locazione pubblici apre un nuovo vuoto da 660 mila euro a Ca’ Sugana. Dopo Vodafone - con cui però l’assessore Alessandro Manera ha trovato un accordo transattivo - ora a battere i pugni sul tavolo e a chiudere i cordoni della borsa è InWit, del gruppo Telecom. La società che gestisce decine di antenne per la trasmissione wireless nel territorio comunale non vuole più pagare l’affitto ed ha già iniziato a non versare decine di migliaia di euro. Il conto finale, tra quanto non è stato incassato e quanto Ca’ Sugana rischia di non vedere entrare in cassa nei prossimi mesi, fa appunto 660 mila euro.
Come Vodafone, InWit si fa forte di una norma della Ue che stabilisce come la telefonia sia un servizio pubblico. Da qui la sospensione dei pagamenti dei canoni di affitto in molti Comuni di Italia, mentre resta solo il versamento della tassa per l’occupazione del suolo. La differenza è notevole, si parla, mediamente, di 400 euro all’anno invece di 10 mila. «Proveremo la stessa strada già percorsa con Vodafone per un accordo, ma certo non è possibile che una società che firma un contratto poi si metta di traverso e non lo rispetti», sono le parole dell’assessore Manera. Insomma, se non ci sarà accordo Ca’ Sugana non si tirerà indietro di fronte ad un contenzioso. A sollevare il problema in consiglio comunale è stato Fabio Pezzato (Manildo sindaco): «Se tutte le società si comporteranno così sarà un bel guaio per le nostre casse. Attendiamo la concretizzazione dell’accordo con Vodafone, visto che vediamo ancora molti soldi accantonati per i canoni non versati dalla società con cui pure Ca’ Sugana ha trovato un accordo». —
f.c.
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