Cancellata un’area agricola: a Motta di Livenza spunta un maxi polo logistico

Undici ettari riclassificati, nelle casse del Comune un milione e 650 mila euro. Perplesse le opposizioni, il sindaco: «Non possiamo far scappare le aziende»

Gloria Girardini
L’area agricola su cui sorgerà l’impianto fotovoltaico a Motta di Livenza
L’area agricola su cui sorgerà l’impianto fotovoltaico a Motta di Livenza

Nuovo polo logistico a Motta di Livenza, 11 ettari riclassificati da agricoli a produttivi.

È stata votata nei giorni scorsi in consiglio comunale una variante che converte 110 mila metri quadri da agricoli a produttivi in via Marche nell’area industriale di Motta Sud. Si tratta di una parte dei 27 ettari che erano stati inizialmente destinati alla creazione di un gigantesco impianto fotovoltaico, l’impresa però ha deciso di fare un accordo con il Comune per poter realizzare una struttura coperta per la logistica.

Una conversione che fa “guadagnare” alle casse comunali un milione e 650 mila euro, cifra che è vincolata a migliorie e all’aumento dei servizi nell’area di Motta Sud. «Si tratta di una variante che è collegata a un accordo pubblico privato tra l’amministrazione comunale e il soggetto richiedente – ha spiegato il tecnico chiamato a illustrare l’iter – Si tratta di una superficie di importanti dimensioni posta nell’area di Motta Sud verso il confine con Cessalto. La variante è conseguente a un accordo in cui il soggetto proponente, una società che opera nel settore immobiliare, chiede la riclassificazione di un’area di 11 ettari da agricola a produttiva al fine di poter insediare attività compatibili e nello specifico di un’attività a carattere logistico. Una variante che trova una cornice di conformità grazie al Pat approvato dalla Provincia nel 2010 che ha decretato la possibile espansione dell’importante polo produttivo di Motta».

La variante quindi porta a consumare 11 ettari dei 36 messi a disposizione dal Piano di assetto del territori, quindi il 35% della capacità edificatoria. «Il Comune mette in gioco questa area e ne definisce l’attuazione a livello temporale, se le tempistiche non vengono rispettati l’accordo decade», ha concluso il tecnico. Non sono mancate le perplessità da parte del gruppo di minoranza Altra Motta.

«Vorrei capire la correlazione tra questa attività logistica e il fotovoltaico che vi sorgerà – ha chiesto il consigliere Francesco Clementi – contando che vengono consumati 11 ettari di terreno e il territorio è pieno di capannoni vuoti». «Non so se ci sono capannoni vuoti a disposizione – ha risposto il sindaco di Motta di Livenza Alessandro Righi – Quotidianamente veniamo contatti da aziende che non sanno dove sbattere la testa, non trovando capannoni adeguati alla logistica. È deleterio per noi far scappare le aziende, significa posti di lavoro e ricchezza in meno.

Confermiamo che è lo stesso investitore del fotovoltaico che ha deciso di dedicare una parte del territorio a sua disposizione al polo logistico. Non c’è correlazione tra le due attività, sappiamo che sarà prettamente logistica. Questa situazione è un vantaggio per la comunità, non è un’operazione che si fa per trarre dei soldi o per sanare il nostro bilancio che è a posto. La cifra viene reinvestita nell’ambito territoriale».

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