«CAMBIARE O MORIRE» L’ARMA GIAPPONESE
«Change or die». Cambiare o morire. Drastico ma efficace: è il motto con cui i manager (giapponesi) della Bonlex Europe di Motta di Livenza hanno guidato l’azienda nelle acque agitate della crisi, riuscendo a traghettarla nel porto sicuro della ripresa. E che ripresa: la Bonlex è oggi al 147esimo posto nella classifica delle migliori 500 aziende di Marca, con un balzo di 26 posizioni rispetto alla rilevazione precedente.
L’azienda di Motta non è la classica impresa del Nord Est. È da più di dieci anni in contatto con la casa madre giapponese, e si è specializzata nella produzione di profilati in materie plastiche. Oggi, i dirigenti sono tutti del Paese del Sol Levante, e per spiegare il successo dell’impresa il legale rappresentante della Bonlex, il signor Hideo Yokoyama, parte dal loro motto: «Change or die. Per sopravvivere, un’impresa deve essere pronta a cambiare continuamente, perché le richieste del mercato sono in continua evoluzione e vanno soddisfatte».
Altri segreti? «Noi non abbiamo segreti. Facciamo un grande e duro lavoro di squadra ogni giorno, sempre in collaborazione con la nostra casa madre in Giappone. Ogni giorno è una sfida da vincere, proviamo a fare del nostro meglio».
Essere in mani straniere significa essere esposti a una competizione aggressiva a livello mondiale, ma nonostante tutto i giapponesi hanno scelto l’Italia perché qui sappiamo ancora garantire «alta qualità della produzione, massima attenzione al consumatore, tempi di consegna rapidi». Tre punti vincenti sul mercato internazionale, più forti della tassazione altissima o della burocrazia cervellotica.
L’ultima domanda a chi, come Hideo Yokoyama, ha il polso dell’economia mondiale riguarda la crisi: è davvero finita? «Io credo che non siamo vicini alla fine. Qui c’è ancora da combattere, ogni giorno». (a.d.p.)
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