Cadore, i turisti trevigiani: "Noi, sfiorati dalle frane"

Il Soccorso alpino ha trovato tre corpi sotto il fango. E' il bilancio della notte drammatica vissutasi in Valle del Boite e in Cadore, dove a seguito di un forte temporale scatenatosi poco dopo le 20 di martedì si sono registrati almeno quattro grossi smottamenti
La carcassa di un'auto
La carcassa di un'auto

 SAN VITO DI CADORE. Prima i tuoni. Tre, distinti, in lontananza. Poi lo pioggia, torrenziale. E infine il boato: «Un rumore così pauroso non l’avevo mai sentito». Monica Chinazzo, assicuratrice trevigiana, è in vacanza a San Vito di Cadore. E solo ora inizia a realizzare che martedì sera la tragedia l’ha letteralmente sfiorata. Si trovava a meno di 200 metri dalla frana finita nel Ru Secco, a quattro passi dalla piazza principale del paese.

«È iniziato a piovere prima delle 20. Sembrava un temporale estivo, già visto decine di volte. Qualche tuono, il buio, poi la pioggia. Nessuno poteva immaginarsi una tragedia simile», racconta Monica. Chiusa nell’appartamento al piano terra preso in affitto in via Costa, aspettava la fine del nubifragio con il marito e il cagnolino. «Il blackout è arrivato poco dopo, l’elettricità se n’è andata e con lei anche i cellulari sono rimasti muti. Dalle 21 è cominciato il peggio, quando la pioggia si è intensificata. Fino a quel boato, indimenticabile, a pochi metri da noi. Un rumore spaventoso, sembrava un elicottero. Ci siamo resi conto subito che così non poteva essere. Era la frana. Ho pensato che stesse venendo giù la montagna».

 

Sono tre le vittime, tra cui una ragazzina quattordicenne: è il primo bilancio di una frana tra San Vito di Cadore e Cortina, nel bellunese. Una massa di terra e fango che si  mossa nella serata di ieri quando nella zona improvvisa si  scatenata una tempesta d'acqua. La bomba d'acqua causata da un temporale ha provocato rapide, frane e smottamenti.

 

Maltempo, notte di paura in Cadore

La più imponente, innescata dall'esondazione del torrente Ru Secco, ha fatto tracimare un bacino di contenimento, e travolto alcune automobili a San Vito. Due erano vuote, su una terza si trovava una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata salvata ma è ferita gravemente, per lui non c'è stato nulla da fare.

 

Dopo una notte di ricerche anche con l'ausilio di fotoelettriche il corpo è stato ritrovato attorno alle 8 di questa mattina a circa un chilometro a valle da dove era stata salvata la donna. E' stato il primo cadavere a riemergere da quelle onde di melma e massi che poco dopo verso le 9 hanno restituito i corpi di una esile ragazzina, una quattordicenne non del luogo, e un'ora più tardi di un altro uomo.

 

Il maltempo continua così a presentare il conto al Veneto. Giusto a un anno di distanza dalla tragedia del Molinetto della Croda a Refrontolo, nel trevigiano, avvenuta il 3 agosto, dove si registrarono quattro vittime, e a poche settimane dal tornado che ha semidistrutto la Riviera del Brenta, una vittima, ora il Cadore a piangere i suoi morti. "Ancora" il Cadore e ancora nell'area già pesantemente colpita nel 2009 con una frana che fece due morti il 19 luglio.

La devstazione vista dall'elicottero

La Procura della Repubblica di Belluno ha aperto un fascicolo d'inchiesta, al momento contro ignoti, per la frana di San Vito di Cadore che ha causato tre vittime. Lo ha detto il procuratore Francesco Saverio Pavone. Il magistrato, spiegando che il fascicolo  assegnato al Pm Simone Marcon, ha detto che vengono valutate in questo momento le ipotesi di diastro colposo o omicidio colposo.

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