Cacciati dal quartiere a Postioma i banditi tornano a vendicarsi

PAESE. Meno di due settimane fa l’assalto dei ladri al civico 15 di vicolo Calleselle, a Postioma, era stato sventato dal pronto intervento dei vicini che avevano visto le ombre dei banditi che armeggiavano sulla serratura del portone e li avevano fatti fuggire. Una donna scesa in strada si era vista anche puntare contro un cacciavite dai banditi in fuga. Il colpo era andato a monte, ma evidentemente i ladri non si sono dati per vinti. Nel tardo pomeriggio di lunedì, quando era già calato il buio, è scattato il nuovo assalto alla casa a schiera della famiglia Borsato. E stavolta, nonostante l’orario in cui c’è ancora un certo via vai, i ladri hanno colpito. Con ogni probabilità si tratta della stessa banda che era arrivata meno di quindici giorni fa in vicolo Calleselle: quell’occasione andata in fumo per l’intervento dei vicini era servita ai malviventi per studiare la casa, le vie di fuga, i movimenti di chi abita nei dintorni. Ad accorgersi dell’assalto di lunedì è stata la padrona di casa, Wanda Bacchion. La donna è rientrata attorno alle 18 e ha trovato la finestrella a lato del portone che era stata forzata con un arnese da scasso. Memore di quanto successo pochi giorni prima, Wanda Bacchion ha capito che erano passati i ladri e non ha avuto il coraggio di entrare in casa. Terrorizzata dal fatto che i malviventi potessero essere ancora dentro, ha telefonato al marito, Roberto Borsato, poi ha chiesto aiuto ad un vicino e ha chiamato i carabinieri. Una pattuglia dell’Arma è arrivata in pochi minuti in vicolo Calleselle. La banda si era già data alla fuga quando Wanda Bacchion è arrivata a casa: il colpo, dunque, era stato messo a segno all’imbrunire. Una volta aperto il portoncino, la donna ha scoperto quale disastro avevano combinato i ladri. Tutte le stanze al pianterreno e al primo piano della casa a schiera sono state passate al setaccio. Dai cassetti e dagli armadi è stato tirato fuori tutto, comprese le stoviglie e le posate in cucina. I vestiti sono stati gettati a terra e i malviventi ci hanno camminato sopra con le scarpe sporche di fango, lasciando ovunque le impronte. I ladri hanno persino spostato nel giardino sul retro della casa la cuccia del cagnolino di famiglia che, visti gli estranei, aveva iniziato ad abbaiare a più non posso. Un evidente disturbo per la banda che ha risolto a modo suo il problema del quattrozampe a guardia della casa. Da un primo controllo da parte dei proprietari, i malviventi avrebbero rubato solo un paio di catenine in argento di valore piuttosto modesto. A ciò si aggiungono però i danni alla finestrella forzata, oltre che la rabbia e il senso di disagio (non quantificabili, ma comunque elevatissimi) per il caos lasciato in casa. Le indagini sono affidate all’Arma che ha effettuato il sopralluogo. Lo scorso anno, proprio a metà novembre, la casa della famiglia Borsato era già finita nel mirino dei malviventi, ma il cagnolino aveva mandato in fumo il colpo. Nell’ultimo mese, oltre al tentato assalto sempre a casa dei Borsato, i ladri erano entrati in azione in un condominio in via Calleselle, a poche centinaia di metri da dove hanno colpito lunedì sera. I residenti della zona residenziale di Postioma sono esasperati: si sentono presi di mira dalla malavita organizzata e chiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso