Bordelli in via Siora Andriana e Amalfi
Una è in via Pisa. L'altra in via Siora Andriana del Vescovo. La mappa delle case chiuse scoperte dalla polizia locale di Treviso prende forma: dopo via Feltrina e via Isonzo, i vigili hanno individuato gli altri due bordelli cittadini riconducibili a un giro di ragazze gestito da due straniere, già denunciate.

A lamentarsi del viavai, anche in questi due casi più recenti, sono stati i vicini di casa. Gli appartamenti a luci rosse in via Siora Andriana del Vescovo (zona stadio) e in via Amalfi (all'ombra del grattacielo di via Pisa) erano frequentatissimi, anche se per periodi limitati.
Si delinea così in modo più chiaro la "strategia" che le due ragazze e l'agente immobiliare hanno - secondo l'accusa - messo in piedi: gran turnover sia delle giovani squillo, sia delle case d'appuntamento.
Una sorta di «bordello usa e getta», che rimaneva in voga un mese, poi magari chiudeva i battenti per un periodo e infine riapriva di nuovo. In questo modo i presunti sfruttatori cercavano di rendere la loro "attività" meno tracciabile.
Ci sono riusciti solo in parte: è stato difficile per i vigili venire a capo di questa vera rete di appartamenti, ma alla fine - dopo un'indagine durata mesi - la mappa sembra ormai definita.
Il pubblico ministero ha chiesto l'incidente probatorio per sentire di nuovo le due ragazze straniere (una romena di ventun anni e una polacca di quarantadue) che sono accusate di essere ai vertici del giro di prostitute.
I proprietari dei due appartamenti di via Amalfi e via Siora Andriana del Vescovo sono già stati sentiti dai vigili, ma pare siano del tutto estranei: non sapevano che tra le mura da loro cedute in affitto avvenissero incontri a luci rosse.
Un giro ancora difficile da quantificare, quello emerso, ma ormai sembra quasi certo che il numero di clienti fosse a tre cifre. Le ragazze, quasi tutte dell'est Europa, stavano a Treviso qualche settimana, poi lasciavano il campo ad altre, sempre nuove e pronte a stuzzicare la fantasia e i desideri dei clienti. Costo della prestazione singola: cento euro. A volte, però, le ragazze "lavoravano" anche in coppia. Il troppo movimento attorno agli appartamenti di via Isonzo e via Feltrina ha però attirato l'attenzione dei vicini, che alla fine della scorsa estate hanno avvertito la polizia municipale.
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