Bomba d’acqua su Asolo 24 famiglie in ginocchio

ASOLO. Bomba d’acqua lunedì notte in località Lauro: scantinati e strade allagati, danni ingentissimi per 21 famiglie. Il sindaco Mauro Migliorini chiede lo stato di crisi. In soli 15 minuti la potenza dell’acqua, che ha invaso gli scantinati di 18 famiglie in via Lauro, ha distrutto tutto. Bancali di pellet, mobili, elettrodomestici e una Bmw acquistata appena quattro mesi fa per un valore di circa 40 mila euro: tutto è stato travolto dalla violenza dell’acqua.Nel condominio Tulipano si sono registrati i danni maggiori e ieri mattina i residenti hanno fatto la conta. Allagamenti anche in via Loreggiola.
Solo dieci giorni fa il violento nubifragio che si è abbattuto in via Casonetto. Qui 12 famiglie e un’attività commerciale, l'antico Molino Favrin, si sono trovati a far fronte alla furia dell’acqua che ha costretto a buttare via tutto dalle cantine e dai garage.
L’aria in via Lauro ieri mattina era irrespirabile tra il cattivo odore del fango e della fogna fuoriuscita dai tombini che non sono riusciti, assieme a dei quasi inesistenti canali di scolo, a filtrare la pioggia. La stanchezza della nottata trascorsa a tirare via l’acqua, armati anche di secchi e altri mezzi di fortuna, si fa sentire. Ma nessuno si è scoraggiato e tutti i residenti, aiutati da amici e parenti, si sono rimboccati le maniche. «È stata una bomba d'acqua che si è scatenata in 15 minuti», racconta Ermanno Sartor, che vive nel condominio di via Lauro da un paio d'anni, «Verso mezzanotte ho sentito il rumore fortissimo della pioggia battente, mi sono affacciato dalla finestra del bagno e mi sono accorto che l'acqua correva giù veloce verso i garage. Ho avuto giusto il tempo di fare la rampa di scale e uscire dal condominio che il livello dell’acqua aveva raggiunto il metro mezzo di altezza. Ho avvisato subito gli altri condomini e i vigili del fuoco». «Solo per i due bancali di pellet sono 700 euro di danni più il resto del mobilio da buttare via». «Ci siamo precipitati subito in garage», racconta Lorena Forner, che vive lì da oltre 10 anni, «Adesso dobbiamo buttare via tutto, anche il mio abito da sposa che custodivo in una scatola nel ripostiglio». A subire i danni maggiori è stato un impresario edile, Cristian Merlo, che in questi giorni è in ferie all’estero con la moglie. «Una Bmw nuova di zecca, l'attrezzatura da lavoro, abiti, guanti, bancali di pellet, tutto distrutto dall'acqua», riferisce una parente, «Persino il frigorifero con dentro gli alimenti è da portare in discarica». A lavoro per tutta la notte tra lunedì e martedì i vigili del fuoco, la protezione civile di Asolo e i tecnici del Comune.
Sul posto anche il sindaco Mauro Migliorini che ha già chiesto, come per l'alluvione del 5 giugno scorso, lo stato di crisi. «Il tempo sta mettendo in ginocchio la nostra comunità», sottolinea Migliorini, «anche in via Loreggiola e in via San Michele ci sono stati allagamenti di portata inferiore rispetto a via Lauro, ma anche lì altre tre famiglie sono state castigate dal maltempo e sono state costrette a buttare via la maggior parte del materiale che avevano in garage e scantinati.
A disposizione dei residenti verrà messo gratuitamente dal Consorzio Brentella un container per i rifiuti».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso