Bomba d’acqua, case allagate e auto nel canale
MONTEBELLUNA
Seconda bomba d'acqua a Montebelluna nel giro di tre giorni. Questa volta è stata colpita la zona di Biadene-Pederiva. Allagamenti in una trentina di abitazioni, chiusa per mezza ora via Erizzo perché era invasa da una fiumana, sotto sorveglianza il canale di Caerano per il timore che tracimasse nello stesso punto dove mercoledì notte aveva fatto disastri. A Vittorio Veneto invece si è verificato uno smottamento sulla statale 51, all'altezza di via Negrisiola e lì sono intervenute una squadra dei vigili del fuoco e una dell'Anas con l'escavatore per rimuovere il terriccio che si era riversato sulla sede stradale. A Villa d'Asolo è esondato il canale e l'acqua ha invaso la strada.
MEZZ’ORA DI DILUVIO
Erano le 15,30 quando si è abbattuto a Montebelluna un altro acquazzone, che ha interessato soprattutto le zone di Biadene, Pederiva, Mercato Vecchio. È stato meno intenso di quello di mercoledì notte ma ha fatto ugualmente danni, questa volta concentrati nella zona nord del territorio comunale. In via Sottorive, laterale della Feltrina, il fossato è straripato ed ha allagato un borgo: quattro abitazioni hanno avuto una ventina di centimetri d'acqua al pianoterra, allagati anche gli scantinati. «In casa di mio fratello Johnny, che è tutta al pianoterra, sono state allagate cucina, salotto, camera, danneggiando tutto - racconta Luigi Salamon- non si era mai vista una cosa del genere in questo borgo. L'acqua è scesa dalle Rive di Mercato Vecchio, il fosso non è stato più in grado di reggere, è straripato e l'acqua è arrivata nel cortile del borgo ed è poi entrata negli interrati e nei pianiterra». Lì sono intervenuti i vigili del fuoco con le pompe per liberare scantinati e piani terra da acqua e fango.
IDROVORE IN AZIONE
Nella stessa ora in via Erizzo, la provinciale che da Pederiva porta a Crocetta, l'acqua è straripata dal fossato ed ha invaso la sede stradale: una macchina è stata trascinata dall'acqua nel fosso, un'altra si è bloccata in mezzo alla strada. A quel punto, visto che via Erizzo non era più percorribile, la polizia locale di Montebelluna ha chiuso al traffico via Erizzo, poi l'acqua è defluita, la macchina nel fosso è stata recuperata e la strada è stata riaperta. Intanto le squadre dei vigili del fuoco provvedevano ad intervenire nelle abitazioni dove si erano verificati allagamenti, nessuno però di notevole portata: sono intervenuti in una ventina di abitazioni tra via Erizzo, via Castelli, via Collalto, via da Camino, tutte a Biadene. A Mercato Vecchio i fossati lungo via Rive e lungo via Foresto si sono tramutati in torrenti, ma l'acqua è rimasta dentro gli argini e non ha provocato questa volta danni. In via Storta, nella zona sud di Montebelluna, è stato chiuso il canale altrimenti le abitazioni prospicienti sarebbero finite sotto acqua. Sotto stretta sorveglianza da parte del consorzio Piave il canale nella zona di via Santa Caterina: l'acqua limacciosa ha raggiunto i livelli massimi ma non ci sono state tracimazioni questa volta. «Questi microeventi sono sempre più frequenti -commenta il sindaco di Montebelluna Marzio Favero- sono necessarie maggiori risorse ai consorzi di bonifica perchè possano investire di più nella difesa del suolo». —
ENZO FAVERO
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