Blocco del traffico, da oggi stop alle auto

Blocco del traffico nel capoluogo, oggi si parte: tutti gli automobilisti a bordo di autoveicoli immatricolati prima del 2001 (ossia gli Euro 0, 1 e 2), ogni settimana, dal lunedì al venerdi, dalle ore 8.30 alle 12 e dalle 15 alle 19.30, non potranno circolare a Treviso, ad esclusione dei pochi che rientrano nelle pochissime deroghe al provvedimento anti-smog. E di di chi adotterà il car pooling: se viaggerete con almeno tre passeggeri a bordo della vostra auto, anche se è una Euro 2 o più vecchia ancora, via libera. Un blocco che, almeno in teoria, interesserà il 27% delle auto immatricolate nel capoluogo. Il divieto di circolazione sarà in vigore tutto il territorio comunale di Treviso, e cioé a partire dai confini del capoluogo con i Comuni della cintura urbana, ad eccezione della tangenziale (non rientra nel blocco perché è una strada regionale). E quindi le pattuglie dei vigili urbani si piazzeranno soprattutto lungo il perimetro del Comune di Treviso, ossia ai confini con Villorba, Preganziol, Carbonera e via di questo passo. Tutta la segnaletica è stata installata: oggi dalle 8.30 ben 7 pattuglie della polizia municipale batteranno il territorio comunale a caccia dei furbetti. Il divieto di circolazione fino agli Euro 2 compresi (mezzi immatricolati, lo ripetiamo, prima del 2001) sarà in vigore tutti i giorni feriali fino al 20 dicembre, seguirà una pausa per le festività natalizie. Poi riprenderà dal 7 gennaio fino al 30 aprile. Lo stop varrà anche per le moto a due tempi non catalizzate immatricolate prima del primo gennaio 2000.
Deroghe: stavolta ce ne sono solo dieci. Sono esclusi dal blocco solo trasporti pubblici, mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, i lavoratori turnisti certificati dal datore di lavoro (autocertificazione da scaricare dal sito internet del Comune di Treviso ma anche da quello del nostro giornale) che dimostrino di non poter usufruire del trasporto pubblico; i mezzi per portatori di handicap, e soprattutto chi porta in auto almeno tre persone. Via libera anche per chi va a donare il sangue o alla revisione del mezzo. Non potranno invece circolare gli artigiani e le imprese edili che usano vecchi furgoni diesel, sempre che a bordo non ci siano almeno tre operai oltre l’autista. Autocertificazione ancora obbligatoria per gli operai che devono effettuare «servizi manutentivi di emergenza». E chi deve andare dal medico di base per una visita di controllo? Dovrà prendere il bus o sfruttare la fascia di libera circolazione 12-15. E le visite in ospedale? Deroga solo per chi si deve sottoporre a terapie indispensabili e indifferibili, per le persone che abbiano subito un trapianto o siano immunodepresse, per i portatori di handicap e le persone che li assistono. E stop. E le visite specialistiche? Niente da fare. Via libera invece per chi corre al pronto soccorso per una emergenza.
Tirate le somme, dal blocco antismog della giunta Manildo i più penalizzati saranno gli anziani con a casa auto vecchie, categoria sociale che non può permettersi di comprare vetture nuove: o useranno i mezzi pubblici, la bici o i piedi oppure dovranno restare blindati a casa. Libera circolazione però per i cortei al seguito di matrimoni e funerali.
Le multe per chi non rispetta il divieto sono salate: 163 euro al primo colpo e, in caso di recidiva, sospensione della carta di circolazione da 15 a 30 giorni; pagherà invece 84 euro di multa chi circolerà durante le cinque domeniche ecologiche che il Comune sta preparando a partire da novembre.
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