Bimbo tolto alla famiglia affidataria: il pm chiede il processo per direttore, assistente sociale e psicologo dell’Usl 2
Pasquale Borsellino, Valerio Favaron e Valentina Castelli non avrebbero comunicato la relazione della suora che riferiva di maltrattamenti subiti dal bambino di 7 anni da parte della famiglia a cui era stato affidato

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone, per il caso del bambino tolto alla famiglia affidataria perché avrebbero omesso della documentazione e ne avrebbero falsificata altra. Sono le accuse che il sostituto procuratore Mara De Dona muove a Pasquale Borsellino, all’epoca dei fatti direttore dell'Uoc Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori Distretto Treviso Nord dell'Usl 2, a Valerio Favaron e a Valentina Castelli, rispettivamente assistente sociale e psicologa della stessa Usl.
In particolare non avrebbero comunicato alla Procura la relazione della suora, in cui si parlava di violenze subite a casa da parte della famiglia affidataria, e avrebbero favorito l’allontanamento del bambino affermando che gli affidatari fossero d’accordo con il trasferimento.
La vicenda riguarda un bambino di sette anni allontanato dalla famiglia affidataria e trasferito in una comunità della Marca dal Tribunale per i minorenni di Venezia.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso