Bici, tavole o kayak. Così Sile e Greenway diventano il volano della ripartenza

TREVISO. Aria, acqua, verde, libertà. Quattro elementi che raccontano come il Sile, oggi, sia diventato il volano di una nuova e fortissima spinta alla ripartenza. Un impulso all’insegna del turismo di prossimità, ma anche dello sport, del tempo libero, dell’ecologia e dell’accessibilità. Una forza che ha calamitato lungo l’asta del fiume trevigiano imprese, molte giovanissime, associazioni, interesse collettivo.
L’ultima in ordine di tempo si chiama Trevisobike, società costituita da Giovanni Dal Poz e Andrea Lenzini; il primo con alle spalle laurea e lavoro nel turismo, il secondo già notissimo gestore del negozio-officina ciclistica lungo viale IV Novembre. Si trova a Fiera dove i due, insieme, hanno recuperato gli spazi dello storico magazzino di mobili tra i vicoli di Prato della Fiera e l’hanno fatto diventare la base per una attività che affitterà 120 biciclette (40 mountain bike elettriche) con una filosofia d’impronta molto nordeuropea: ecologia, sistemi di gestione on-line, servizio a tutto tondo ovvero noleggi, pedali, e ti riportano indietro loro.
La tratta? Ovviamente quella delle Greenway del Sile, fino a Jesolo, la ciclopedonale che sta diventando la catena di distribuzione di un grande sistema turistico.
«Noi mettiamo il servizio», spiegano Dal Poz e Lenzini, «cercando di fare rete con tutti i possibili partner». Hanno coinvolto le guide turistiche trevigiane offrendo le biciclette ai loro pacchetti di escursione, hanno contattato i tour operator per mettere i pedali ai turisti dei B&b (uno aprirà proprio sopra a loro sede), e hanno trovato la collaborazione di Greenenergy, che ha messo in strada gli autobus che da Jesolo riporteranno a Treviso i cicloturisti.
Apriranno i battenti il primo maggio. E come a Fiera fervono i preparativi si fa altrettanto a Lughignano, dove Venice Trail sta organizzando la nuova stagione tra kayak e biciclette con l’apertura di un nuovo spazio a Casier (dietro il bar “Le bricole”) dove offrirà noleggio ma anche informazione turistica. «Il Sile è una risorsa per tutti, e mai come oggi se ne vede il potenziale, ancora grandissimo» dice il titolare Marco Piccinno che nel 2019 ha rilevato gli spazi della ex Venice travel e alla faccia della pandemia sta crescendo. Oltre a kayak (aperti e non), canoe canadesi, biciclette, e gommoni da rafting offre guide naturalistiche lungo il fiume, escursioni in laguna, escursioni dedicate a videomaker e fotografi. «Ci sono già un sacco di prenotazioni» ammette. E da oggi, con la riapertura, è prevista un’impennata.
E lungo il Sile ha trovato la sua base, non a caso, il Sup Club Venezia, l’associazione trevigiana con sede logistica a Quinto che riunisce gli amanti del paddle (la tavola su sui si pagaia in piedi). Grazie al Comune di Silea e alla parrocchia ora uno degli spazi sulla pittoresca ansa di Sant’Elena sarà il punto di partenza di una serie di iniziative sportive e didattiche. Oltre a organizzare escursioni il Sup Club Venezia (che si è allargato anche ai laghi di Revine) organizza anche corsi di Sup «per chi voglia scoprire in sicurezza uno stupendo modo di muoversi, fare sport e scoprire il territorio» dice il presidente Marioantonio Dolfato. Il club ha lavorato anche in zona rossa, sfruttando la possibilità di fare attività fisica all’aperto, e per giugno sta organizzando la nuova edizione della discesa del Sile in Sup tra osterie e ville venete ammirabili solo dall’acqua.
E ancora sull’acqua torneranno a viaggiare le piccole barche elettriche di Barchiamo a Casier, rilevate e pronte al rilancio dopo un lungo fermo macchina seguito al ko (anni fa) della vecchia società di gestione. A queste si aggiungerà la piccola flotta di barchine elettriche messa in acqua dall’Osteria di Sant’Elena.
Anche i locali che hanno la fortuna di affacciarsi sul fiume e sulla Greenway si stanno infatti attrezzando per offrire non solo specialità da gustare all’aperto, ma servizi di grande e piccola utilità.
È il caso del Makallè che ai cicloturisti offre una piccola officina gratuita e pure una colonnina di ricarica per E-bike.
Tutto si muove, mentre l’acqua scorre, all’aria aperta. —
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