Bertolini compra Alvagel storico marchio dei gelati
L’azienda di Villorba, fondata nel 1983, distribuiva i prodotti della Sanson Entra in un gruppo da 40 milioni di fatturato che salva anche i 20 posti di lavoro

VILLORBA. Cambia proprietà Alvagel, azienda di Villorba specializzata nella distribuzione di gelati e alimenti surgelati, acquistata dal gruppo Ch&f Bertolini di Portogruaro. Alvagel, che nella sede di via Piavesella a Lancenigo continuerà a dare lavoro a una ventina di dipendenti, ha legato il suo nome a quello di Sanson, storico marchio trevigiano dei gelati sparito nel 2012, di cui era distributrice. Dopo il tramonto di Sanson, Alvagel è diventata concessionaria per Motta - Nestlè, ora entra a far parte di un gruppo da 40 milioni di euro di fatturato, uno dei principali player nel mercato dell’industria alberghiera.
L’operazione, ufficializzata ieri mattina, condurrà alla nascita di una realtà aggregata in grado di sviluppare un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. L’acquisizione è stata accolta con favore dagli (ormai ex) titolari, Alessandro Pin e la moglie Valeria. «Abbiamo dato noi il nome ad Alvagel: Alessandro e Valeria Gelati» racconta Pin, «l’azienda risale al 1993 ma a iniziare l’attività fu ancora prima mio padre, che collaborava con Sanson. Dopo la cessazione del marchio dei gelati siamo diventati concessionaria di Motta. Non è cambiata la nostra specializzazione: distribuire prodotti pronti come gelati, brioche, pane surgelato». L’ingresso di Bertolini, realtà da 185 collaboratori, permetterà all’azienda di continuare a lavorare nel solco della tradizione: «Rispetto a prima non cambia nulla, anzi, noi resteremo in azienda» spiega ancora Pin, «questa operazione tutela il nostro marchio, nel contratto che abbiamo firmato il gruppo si impegna a non lasciare a casa nessuno».
La vera novità commerciale è l’ingresso dei gelati, storico punto di forza di Alvagel, nel listino Bertolini. Il fondatore e amministratore delegato del gruppo di Portogruaro, Andrea Bertolini, spiega quali possibilità si potranno aprire dopo la fusione: «Dell’impresa acquisita nulla andrà perduto. A partire dai due ex titolari, che rimangono a gestire una società che vogliamo continuare a far crescere grazie al potenziamento dell’offerta data dai loro prodotti surgelati e dai nostri freschi e secchi. Ora siamo in grado di offrire un servizio completo, toccando tutte le categorie alimentari. Negli ultimi sette anni siamo cresciuti del 50 per cento quando il mercato, in media, è salito del sette».
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