Benzina low cost e vino per i cinesi

MONTEBELLUNA. Macchine e benzina a Montebelluna, vino in Cina: un esempio di poliedricità imprenditoriale in un nordest con il fiatone, ma da dove emergono ancora iniziative interessanti. È il caso di Moris Favotto, 36enne di San Gaetano, che proseguendo la tradizione di famiglia vende auto e benzina alla pompa di via San Gaetano, ma contemporaneamente piazza vino con un suo brand in Oriente. In comune auto e carburanti con il vino hanno poco, se non che si tratta di prodotti commerciabili.
L'ultima novità in casa Favotto è il distributore di benzina. Ce l'avevano anche prima, ma lui e il papà Giancarlo erano proprietari del terreno, la stazione di servizio era di una compagnia petrolifera. Poi avevano affittato l'impianto, ora se lo sono ripreso, è diventato una pompa “bianca” e applica prezzi decisamente concorrenziali. Con una caratteristica, spiega Favotto: "È un self service 24 ore su 24, ma con servizio alla pompa perchè tanti non hanno dimestichezza con il self». Il distributore è nel loro quartiere, a San Gaetano, lì conoscono tutti. Quello che in paese nessuno immaginava è però che dalla tradizione di vendita di auto e benzina nascesse in casa Favotto anche il ramo commerciale di vendita di vino.
«Sono andato in Cina che avevo 29 anni, sono andato ad una mostra del vino con delle mie bottiglie», racconta Moris Favotto, «in casa mi guardavano perplessi, invece sono riuscito a diventare uno dei pochi che riesce a vendere vino ai cinesi. Avevo iniziaito da poco quando mi è arrivato nel salone dove vendo macchine un cinese minuto, che aveva visto la pubblicità delmio vino in Cina. Così ho trovato il mio secondo distributore e poi sono andato ampliandomi». Per ora non grandi quantitativi: 100mila euro di fatturato all'anno, vini da tavola, più vini rossi che con le "bollicine", ma intanto c'è stato l'avvio della commercializzazione in Cina con i brand di Moris Favotto: "Montecaneva" e "Vite et vita", la cui pubblicità compare anche sul treno ad alta velocità che collega Pechino a Shanghai. Mica che produca lui, il vino: «Lo compro come tutti e ci faccio mettere le mie etichette, la mia zona d'azione è la città di Xiamen, provincia del Fujian, tra Taiwan e Hong Kong, è il porto più vecchio della Cina. Confido di svilupparmi anche verso Pechino. Sono stato tra i primi a vendere vino italiano sfidando i francesi, già presenti nel territorio. Io con il vino non avevo mai operato, ma la voglia di far ripartire il nordest inventandosi nuovi settori dove operare è una sensazione che non posso descrivere».
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