Benzina carissima a Treviso? Ora tocca alle bollette «In estate il salasso»

Consumatori preoccupati per gli effetti sugli altri prodotti Il presidente Conte: «Condannati dal trasporto su gomma»
DePolo Segusino distributore di carburante in viale Italia
DePolo Segusino distributore di carburante in viale Italia

TREVISO. Conseguenza dell’impennata del costo dei carburanti sarà, a stretto giro, l’aumento del costo dei prodotti al consumo. In Italia (e nella Marca) le merci si muovono soprattutto su gomma, e trasporti più costosi si tradurranno in prezzi allo scaffale più alti. La previsione è di Franco Conte, presidente Codacons Veneto, che per prima cosa si scaglia contro l’ennesima ondata di rialzi: «Con il prezzo della benzina abbiamo ormai una lunga storia di “conflitti”, questi aumenti sono un rincaro aggiuntivo per chi percorre l’autostrada. Di fatto, si sarebbe già l’autostrada stessa a esercitare un potere non controllato sull’aumento del pedaggio, ma ora tutta questa differenza tra prezzo della benzina dentro e fuori l’autostrada è, di fatto, un’altra tassa di ingresso che il concessionario impone al gestore. Ci sembra un anatocismo del pedaggio: il pedaggio sul pedaggio, un rincaro concettualmente proibito». 

Merci a peso d’oro. Eccoci dunque alla conseguenza: «Sarà l’aumento dei prezzi al consumo, da questa logica non si potrà sfuggire. In Italia abbiamo la condanna del trasporto su gomma, l’incremento si ripercuoterà o sul prezzo finale, o sugli intermediari e sul venditore. In ogni caso ci rimetterà sempre l’anello debole della catena, compresi produttori e coltivatori. Alla base chiederanno sconti per ammortizzare l’aumento. E in tutto ciò il governo, anziché fare le guerre ad Autostrade e perseguire una politica di annunci e minacce senza né capo né coda, affronti queste situazioni».



Caro bollette. A confermare i nuovi salassi in arrivo è Danilo Vendrame, autotrasportatori di Confartigianato Marca Trevigiana: «Luce e gas tra qualche mese pagheranno il conto di questi aumenti. Le bollette sono ancorate al prezzo del petrolio. Non è nemmeno un discorso di trasporti più cari, dipende dalle rilevazioni trimestrali che effettua l’autorità calcolando la media dei prezzi dei carburanti a gennaio, febbraio e marzo. Dal primo luglio le bollette si adegueranno. Così ha deciso lo Stato italiano».

Il trend continua. Nei prossimi giorni non ci saranno cambiamenti significativi: «I prezzi dei carburanti saranno ancora in rialzo nei prossimi giorni» afferma Bruno Bearzi, presidente nazionale della Figisc - Confcommercio nell’Osservatorio prezzi, «a meno di drastiche variazioni in più o in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, ci sono ad oggi plausibili presupposti per un’aspettativa di prezzi tendenzialmente ancora, e per l’ennesima volta, in aumento, media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self' e servito”, per i prossimi quattro giorni con scostamenti almeno di 0,7 cent/litro in più». Al monitoraggio, in collaborazione con Assopetroli - Assoenergia, dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea, sottolinea Bearzi, «risulta che nella data del 15 aprile lo stacco Italia delle imposte sui carburanti è di +22,2 cent/litro per la benzina e +20,7 per il gasolio». 

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